Diciassette Daspo della durata di tre anni e nove della durata di cinque con annesso obbligo di firma. Sono i provvedimenti adottati dalla questura vicentina all’indirizzo degli ultras spallini dopo gli scontri verificatisi prima della sfida tra Vicenza e Spal di sabato 19 febbraio.
“È inammissibile – dice il questore Paolo Sartori – che un evento sportivo possa essere usato come pretesto, da parte di una minoranza di individui tristemente noti alle forze dell’ordine, per porre in essere preordinati, organizzati atti di violenza, che hanno comportato il ferimento di un nostro Agente. Quello che è avvenuto nella zona del Ponte di Ferro, ove solo grazie all’immediato intervento della Polizia non abbiamo assistito a ben più tragiche conseguenze, ha creato non pochi disagi e preoccupazione tra la cittadinanza che abita in quella zona, e per questo motivo ho deciso di intervenire con fermezza. Tali atti di violenza non sono tollerabili, e come tali sono stati considerati e sanzionati”.
I Daspo hanno colpito anche 13 tifosi della squadra veneta (sette per la durata di tre anni e sei per la durata di cinque con obbligo di firma).
Gli scontri sono avvenuti in una zona prossima allo stadio “Menti” dove una cinquantina di supporter della Spal, giunti a Vicenza alla spicciolata, su 16 auto private, eludendo deliberatamente le indicazioni fornite dalla Questura riguardo alle modalità e ai percorsi di accesso allo stadio, si erano dati appuntamento con gli ultras del Vicenza per affrontarsi in maniera violenta.
Non appena entrati in contatto fra loro, è scoppiato un violento tafferuglio con lanci di bottiglie, sassi e oggetti contundenti fabbricati artigianalmente. Lo scontro è terminato con l’intervento delle forze dell’ordine, nel corso del quale un agente della Digos è rimasto ferito, con prognosi di 7 giorni.
Le indagini condotte dalla Digos di Vicenza, con la collaborazione della Polizia scientifica berica – la quale, tra l’altro, ha analizzato nel dettaglio i filmati dei sistemi urbani di videosorveglianza – e della Digos di Ferrara, hanno consentito di dare un volto e un nome a 39 individui che hanno preso parte attivamente agli scontri.
Pe tutta la durata del Daspo, i soggetti che lo hanno ricevuto non potranno accedere a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive di calcio, di ogni categoria e grado dei campionati nazionali di serie A, B, C, Dilettanti., Eccellenza, della Coppa Italia, delle partite della Nazionale italiana di calcio e dei tornei internazionali oltre che delle amichevoli di ogni categoria.
Sono in corso ulteriori indagini al fine d’individuare altri soggetti coinvolti nel gravissimo episodio di violenza.
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