Politica
18 Febbraio 2022
Il progetto di riqualificazione doveva essere pronto tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022, ma molti lavori non sono nemmeno iniziati

Cittadella dello Sport, cronoprogramma saltato. Il Pd: “Serve la capacità di spendere i soldi”

di Redazione | 4 min

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“Dispiace vedere come un progetto che doveva essere un fiore all’occhiello, sia diventato, per incuria e superficialità dell’attuale amministrazione, un serio problema dovuto ad incredibili ritardi dei lavori, pur avendo in pompa magna esultato per la partecipazione di centinaia di ditte alla gara effettuata con il criterio del massimo ribasso“.
Interviene così la segreteria comunale del Partito Democratico sulla situazione della Cittadella dello Sport, uno spazio che si sarebbe dovuto consegnare alla città entro la fine del 2021 e l’inizio del 2022, ma di cui oggi altro non si ha altro che un cronoprogramma saltato, tra lavori che non sono finiti e altri che nemmeno sono iniziati.
Nel complesso, il progetto di riqualificazione ha un costo di 1.5 milioni di euro, finanziati a metà da un fondo mirato della Regione Emilia-Romagna in aiuto al Comune di Ferrara, al fine di migliorare le strutture esistenti e creare un nuovo centro per le attività sportive ferraresi.
Dopo l’aggiudicazione (con un ribasso del 25%) nel febbraio 2021, però, la ditta di Gravina di Puglia a cui erano state consegnate le chiavi dei lavori non sta rispettando i termini previsti dalla tabella di marcia e il risultato  è un cantiere immobile, con la stessa amministrazione comunale che è già corsa al riparo, inviando un documento di sfiducia in cui si contestano inadempienze a livello di tempi e qualità nei lavori all’azienda.
La volontà è quella di affidare l’incarico a una nuova ditta (la seconda in graduatoria, ndr) affinché si possa definitivamente togliere la Cittadella dalle sabbie mobili e correre al riparo dalle critiche che ora piovono dai banchi dell’opposizione. “Avevamo il progetto finanziato – dichiara Simone Merli, consigliere del Pd e ex assessore allo Sport – e osserviamo con rammarico come i soldi non bastino, ma serva la capacità di saperli spendere“.
“E adesso? – si domanda – Con la Regione che l’ha finanziato per metà della cifra complessiva, come la si mette? Ci verrà detto che anche lì non c’è problema, ma noi crediamo che il problema ci sia tutto: questione di credibilità verso un’istituzione che in questi anni, con la nuova legge regionale, ha contribuito in modo decisivo alla riqualificazione dell’impiantistica e al sostegno degli eventi e delle progettualità delle società sportive locali“.
“La scelta di non fare una gara lavori/gestione congiunta è la causa di questi ritardi” afferma successivamente, Mascia Morsucci referente Sport e Decentramento della segreteria comunale del Partito Democratico. “Dilatare i tempi di realizzazione di questo intervento significa infliggere un altro colpo alla ripartenza del mondo sportivo locale, a quei soggetti che negli anni precedenti avevano partecipato e discusso, consigliato l’amministrazione sul percorso corretto per la realizzazione di questo intervento”.
“Lo sport a Ferrara – aggiunge – già colpito negli anni scorsi dalla pandemia, oggi è in affanno per il caro bollette, ma non ha mai smesso di progettare il futuro, facendo affidamento anche su impianti di questo tipo, per poter offrire ai bambini e ai ragazzi, strutture pubbliche moderne e in piena efficienza, all’intera città eventi sportivi di alto livello in un contesto riqualificato, al mondo sportivo opportunità di crescita investendo in progettazioni su discipline emergenti.”
Sul piede di guerra anche il segretario dem Alessandro Talmelli: “Le associazioni e società sportive animano i quartieri e le frazioni. Tutelarne la presenza significa garantire il diritto alla salute e al benessere, come solo lo sport sa fare. Per farlo occorrono determinazione nella realizzazione dei progetti e occorre organizzazione anche nella struttura comunale”.
“Sono mesi – spiega – che chiediamo di dotare l’attuale Ufficio Sport di risorse (sia economiche sia di personale sia di competenze specifiche) al fine di poter assumere quel ruolo di coordinamento per la declinazione territoriale delle linee guida nazionali sulla promozione sportiva, di sostegno e supporto all’accesso a bandi nazionali e regionali da parte delle associazioni e società sportive del territorio e di sviluppo delle sinergie tra associazioni sportive e privati che intendono investire sulla pratica motoria, tramite la realizzazione di progettualità condivise”.
Senza poi dimenticare la “promozione del Centro Avviamento Sport Paralimpico con progettualità condivise tra le diverse realtà sportive territoriali e con formazioni mirate ad insegnanti, allenatori e assistenti sociali per la progettazione e realizzazione di percorsi strutturati che garantiscano l’accesso alla pratica sportiva, anche alle persone con disabilità”.
Talmelli avverte: “Continueremo a portare avanti proposte di concretezza nei luoghi deputati anche nella commissione Sport appena convocata per il 24 febbraio, perchè lo sport non ha più bisogno di parole di vicinanza, ma di organizzazione e interventi concreti“.
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