Attualità
16 Febbraio 2022
Le anticipazioni di Ferrara Arte con l'omaggio a Michelangelo Antonioni e a Marfisa le opere di Augusto Daolio dei Nomadi

A settembre riapre Palazzo Diamanti con il “Museo della follia”. Dieci le mostre nel 2022

di Redazione | 4 min

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Dieci mostre, cinque sedi espositive e la grande riapertura di Palazzo dei Diamanti. Il 2022 di Ferrara Arte parte in quarta, con una chiusura già in salita nel 2021, che con 9 mostre ha registrato un totale di 110 mila visitatori nell’arco dello scorso anno. Una cifra pari al 42% in più rispetto al 2020, come illustra l’assessore Gulinelli, che a proposito del Covid parla di una sfida, perché “non dimentichiamoci che anche nel 2021 abbiamo dovuto assistere a chiusure inaudite” afferma il presidente Vittorio Sgarbi, non facendo mancare un velo di polemica “a ripensare a quei due mesi in cui i quadri di Boldini hanno dovuto guardarsi in faccia l’un l’altro mentre in Spagna le mostre continuavano ad essere aperte”.

“Questi sono anni feroci e terribili per i diritti civili – prosegue Sgarbi – certamente anche per la salute, che però non è più importante del lavoro e del diritto ad esso”. La sfida del 2022 è allora quella di “mantenere e implementare”, per citare le parole di Gulinelli, e a tal proposito la riapertura di Palazzo dei Diamanti fa da padrona, ospitando dal prossimo settembre la mostra ‘Museo della Follia’, un viaggio attraverso il complesso rapporto tra arte e follia che ha caratterizzato figure del calibro di Torquato Tasso, in cui una variegata produzione figurativa dal XV secolo ai giorni nostri dialogherà con suggestive installazioni in un percorso espositivo che si prospetta di assoluta originalità.

Di imminente apertura è la mostra fotografica di Arianna Di Romano ‘Oltre lo sguardo’, che dal prossimo 20 febbraio presso la Palazzina Marfisa d’Este svelerà al pubblico un percorso di 60 fotografie in cui documenta un viaggio attraverso gli occhi di un’umanità dimenticata. Dal 5 marzo al 9 ottobre sarà la volta de ‘Il sogno di Ferrara’ di Adelchi Riccardo Mantovani, compaesano di Vittorio Sgarbi che è “riuscito finalmente a riportare a casa in occasione del suo ottantesimo compleanno”, come lui stesso afferma. Dopo aver lasciato le terre estensi per lavorare in fabbrica a Berlino, Mantovani riscopre l’antica attitudine per il disegno, in cui “protagonista è sempre Ro ed è sempre il Po – racconta Sgarbi – come nessuno era mai riuscito a dipingerlo” e attraverso cui ripercorre tutta la sua carriera.

Particolarmente originale si prospetta la mostra dedicata all’appassionante capitolo del falso nell’arte intitolata ‘Fake. Da Alceo Dossena ai falsi Modigliani’, che dal 7 aprile al 31 luglio riempirà Palazzo Bonacossi delle opere del più grande falsario di tutti i tempi Alceo Dossena, fino ad arrivare ai falsi Modigliani. Una mostra “che costa poco ma che rende molto – commenta Sgarbi – perché andare a vedere un falso è sempre eccitante ed è curioso poiché si riescono a capire diverse cose”. Torna poi la Biennale Donna, giunta alla diciannovesima edizione, con ‘Out of time’, in cui cinque artiste del panorama internazionale dialogheranno attraverso le loro opere dal 27 marzo al 29 maggio al Padiglione d’Arte Contemporanea.

Non mancherà ‘Omaggio ad Antonioni 1912-2022. Suggestioni ferraresi’, che dal 10 giugno al 10 luglio offrirà uno spaccato sulle ricerche degli artisti che operano a Ferrara, dai più affermati – quali Zanni, Bonora, Guidi e Camerani – ai più giovani ed emergenti. Un’occasione per celebrare i110 anni dalla nascita di Michelangelo Antonioni, proprio nel luogo – il Padiglione d’Arte Contemporanea – che presto diventerà il nuovo museo dedicato al grande cineasta. Un tributo sarà dedicato anche ad Augusto Daolio, la cui arte si incrocerà, alla Palazzina Marfisa d’Este, con eventi letterari e musicali dal 18 giugno all’11 settembre.

Augusto Daolio al cavalletto

Attualmente in corso e ancora visitabili, le tre mostre ‘De Pisis. Il silenzio delle cose’, ‘Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori. Umanità di Sara Bolzani e Nicola Zamboni’ – entrambe al Castello Estense – e ‘Sergio Zanni. Volumi narranti’ al Padiglione d’Arte Contemporanea.

Una stagione quasi tutta al ferrarese, come fa notare Sgarbi, dando anche un’anticipazione per il 2023 che vedrà una “mostra titanica” dedicata al Rinascimento ferrarese, “che nulla ha da invidiare rispetto a quello fiorentino” e che per la prima volta riunirà a Palazzo dei Diamanti i capolavori di Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa. Una programmazione che fa orbitare Ferrara attorno alla sua cultura autoctona “di cui può vivere – afferma il presidente di Ferrara Arte – e non solo per un nazionalismo padano che gira solo attorno ad Ariosto”. Una programmazione, conclude Gulinelli, “con cui l’emozione non può più essere rimandata”.

 

 

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