Politica
16 Febbraio 2022
“Ferrara non può subire umiliazioni continue”. Sull’episodio anche una interpellanza di Anna Ferraresi

Troupe aggredita. Alan Fabbri tace e il Pd chiede le dimissioni di Naomo

di Redazione | 3 min

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Incredulità e indignazione, oltre che solidarietà alle vittime, sono gli stati d’animo che descrivono le opposizioni di fronte all’aggressione della troupe di PiazzaPulita documentata da Estense.com.

“Siamo rimasti increduli quando abbiamo visto il video” afferma il segretario comunale del Pd Alessandro Talmelli, che sottolinea come il vicesindaco e assessore alla sicurezza Nicola Naomo Lodi durante l’aggressione, “al posto di difendere la giornalista ha filmato la scena. E come se non bastasse se l’è presa con la reporter”.

“Un fatto gravissimo, che non può essere derubricato a scontro politico – secondo i dem -. Un’aggressione ad una donna è una vergogna e deve essere condannata sempre, da parte di tutte le forze”.

Talmelli aggiunge che si sarebbe aspettato “che nelle loro tante dirette sui social, il sindaco Alan Fabbri e il vicesindaco trovassero un momento per condannare pubblicamente l’aggressione, inviare la solidarietà alla troupe e prendere le distanze dall’aggressore”.

Così non è avvenuto e allora la segreteria comunale del Pd, “davanti all’evidenza delle immagini”, lancia un “appello alle forze civiche e moderate della maggioranza: il sindaco Fabbri non può tacere, ma deve chiedere le dimissioni al vicesindaco smettendo di definirlo difensore dei diritti delle donne (come ha recentemente fatto sui social)”.

“La città non può più continuare a subìre queste vere e proprie umiliazioni – conclude Talmelli -: è insopportabile essere sempre alla ribalta nazionale per fatti che ‘infangano’ Ferrara. L’ostilità con cui il sindaco e il suo vice si rapportano con la stampa è allucinante. I cittadini hanno diritto ad essere informati su ciò che i propri amministratori fanno, e sui comportamenti che tengono. È un dovere morale quello di un amministratore di essere trasparente nei confronti della cittadinanza”.

A sottolineare l’atteggiamento concludente di Naomo, “che filma un’aggressione alla giornalista e al cameraman anziché bloccare l’aggressore” è anche Anna Ferraresi, che nota come Lodi possa vantare “tra i beni di famiglia, una nuova fiammeggiante Bmw 3000 di cilindrata, che possono permettersi solo le persone benestanti”.

La consigliera del gruppo misto ha anche presentato una interpellanza per chiedere a sindaco e alle assessore donne “se hanno manifestato solidarietà e scuse ufficiali alla giornalista Sara Giudice e all’operatore che l’accompagnava” e “se ritengano che tali comportamenti violenti e aggressivi sia verbalmente che fisicamente siano accettabili in particolare nei confronti di una giornalista che semplicemente svolgeva il proprio lavoro di reporter”.

“Quale esempio si ritenga possa essere recepito dalle generazioni più giovani, che vedono legittimati comportamenti violenti proprio da chi dovrebbe condannare tali azioni?” si chiede Ferraresi, concludendo con un’ultima domanda: “Provate anche voi, come la maggior parte di chi ha visto le immagini del video, un profondo senso di imbarazzo e di vergogna? Intendete condannare sia l’aggressore sia il comportamento del vicesindaco Lodi?”.

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