Fabio Anselmo
“Chiunque pensi che questo possa avere qualche concreto effetto condizionante la mia attività professionale ha sbagliato i suoi conti perché evidentemente non mi conosce”.
Alla vigilia del Consiglio comunale in cui si discuteranno due pesanti atti che riguardano lui e la sua assistita Anna Ferraresi, l’avvocato Fabio Anselmo fa la sua mossa di apertura e fa capire che in questa partita a scacchi, tra tribunali e politica, non sarà una maggioranza consiliare tutta schierata contro di lui a fermarlo nel compimento del suo lavoro e del suo dovere professionale.
“Reputo grave – dice Anselmo – il fatto che un’intera maggioranza utilizzi in modo improprio e strumentale la funzione del Consiglio Comunale per approvare due ordini del giorno ‘ad personam’ tesi a perseguire finalità e vie estranee all’amministrazione comunale: la consigliera Anna Ferraresi e, guarda caso, il suo avvocato che la assiste in note e delicatissime vicende giudiziarie che coinvolgono esponenti di spicco della maggioranza”.
Gli esponenti, non nominati, sono comunque noti: il vicesindaco Nicola Lodi, il consigliere Stefano Solaroli.
“Reputo tutto ciò un tentativo maldestro di interferire nel mio rapporto professionale con lei, il che, se da un lato mi disturba, dall’altro mi onora, perché manifesta evidente preoccupazione, in primis da uno dei firmatari, mio collega ed avversario”, afferma ancora l’avvocato, riferendosi in quest’ultimo caso a Ciriaco Minichiello, che è consigliere comunale nonché uno degli avvocati di fiducia di Lodi.
E il messaggio è chiaro per chi spera di condizionarne il cammino: “In tutti, e dico tutti, i più importanti casi giudiziari di cui mi sono occupato, ho dovuto sempre subire denunce penali e disciplinari strumentali, dalle quali sono sempre uscito a testa alta. Questa è storia facilmente riscontrabile”.
Non manca un’annotazione anche per lo scontro di qualche settimana fa con il sindaco Alan Fabbri. “Ho già interessato il mio Ordine della questione – annuncia il legale -. Mi sono messo a disposizione con serenità del Consiglio di Disciplina ed anche per un eventuale confronto chiarificatore con il sindaco Alan Fabbri per la funzione del quale non ho mai mancato di esternare rispetto. Le offese, anche tramite l’affermazione di fatti non veri, rivolte nei miei confronti sono gravi ed incontestabili. Tuttavia vorrei evitare di rivolgermi all’Autorità Giudiziaria. È pur sempre il mio Sindaco, in fin dei conti”, conclude Anselmo.
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