di Lorenzo De Cinque
Inaugurata al Meis la nuova mostra “Oltre il ghetto. Dentro&Fuori”, curata da Andreina Contessa, Simonetta Della Seta, Carlotta Ferrara degli Uberti e Sharon Reichel.
“Viene completato il percorso espositivo permanente – dichiara Dario Disegni, presidente del Meis – e il museo così arriva alla conclusione della sua mission istituzionale: narrare la storia dell’ebraismo italiano”.
La mostra è riuscita a mettere insieme tutte le comunità ebraiche italiane tanto che Noemi Di Segni (Unione Comunità ebraiche) parla di “un’arte come spia della nostra identità ed esistenza oltre che di sfida istituzionale in cui è importante fare rete con istituzioni come il Ministero della Cultura e tanti altri enti”.
“Viene messo in evidenza quello che è un pezzo di storia italiana”, commenta una delle curatrici, Carlotta Ferrari degli Uberti, che sottolinea anche il compito di “colmare una lacuna importante nelle scuole, dove la storia degli ebrei non è presente se non esclusivamente con la Shoah”. Una sfida subito colta dal direttore del Meis Amedeo Spagnoletto che fa sapere già come “questa mostra deve essere divulgata soprattutto ai ragazzi, ci giochiamo una nuova chance con le nuove generazioni”.
“Dentro e fuori – spiega Simonetta Della Seta – non è legato solo al ghetto ma ad una condizione più ampia perché l’esposizione ha anche qualcosa di intimo, si entra dentro la vita di famiglie e comunità e al loro dialogo costante con la società”.
Il terzo e ultimo segmento dell’esposizione permanente del Meis, quindi, copre un periodo che va dal 1516, anno della creazione del ghetto di Venezia, fino al 1915. Tra le opere rilevanti, c’è sicuramente Ester al cospetto di Assuero di Sebastiano Ricci, direttamente dal Quirinale, “che – racconta la curatrice Sharon Reichel – è l’emblema della mostra perché fuori Ester è una regina e sposa di un grande re ma dentro ha un animo ebraico”. Altro pezzo importante è sicuramente Il rapimento di Edgardo Mortara di Oppenheim, “quadro scomparso per 150 anni, poi ritrovato, andato all’asta e ora di proprietà di una coppia di coniugi americani che ce l’ha concesso in prestito”. Ma, sottolinea Simonetta Della Seta, “questa sarà la sua prima esposizione in assoluto”.
Occhi puntati sulla mostra anche dal Ministero della Cultura: Daniele Ravenna assicura “l’impegnato a far crescere il Meis e a sostenerlo nella sua attività” e tra gli impegni presi a Roma, Ravenna annuncia che “saremo impegnati a completare la sede e il finanziamento ordinario quest’anno sarà aumentato e dal prossimo aumenterà ancora di più arrivando a diventare strutturale”.
Ma finanziamenti arrivano anche dal principale sponsor, Intesa San Paolo, che nella persona di Paola Musso ha ribadito “l’orgoglio di essere al vostro fianco per la grande capacità di dialogo con il contemporaneo su aspetti come quello dell’inclusione, dell’identità e dell’equità, che vanno custoditi”. Dello stesso avviso anche Stefano Lucchini che rimarca come la banca “ha sostenuto le tre mostre soprattutto per la chiarezza con cui il museo ha definito una strategia lineare di sviluppo dei suoi contenuti fin dalla sua nascita”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com