Due giorni intensi per parlare di possibilità lavorative ma anche per raccontare le esperienze dei professionisti delle Aziende Sanitarie di Ferrara a Work on work, la fiera nazionale di servizio al mondo del lavoro che si è svolta il 19 e il 20 novembre a Ferrara
In diversi punti di Ferrara sono comparsi volantini con i nomi delle persone trans uccise nell'ultimo anno. Un'azione anonima poi rivendicata dai collettivi Ferrara Transfemminista e Out!* che, in occasione della Giornata internazionale in ricordo delle vittime di transfobia, hanno diffuso un comunicato dai toni netti e dolorosi
"Il primo appello per l’accesso alle Facoltà di Medicina si è svolto regolarmente e gli atenei si sono dimostrati pienamente all’altezza. La modalità con cui si sono tenute le prove conferma la validità della riforma dell’accesso, che supera un sistema ormai farraginoso e introduce criteri capaci di valorizzare davvero il merito dei nostri ragazzi". A parlare è Laura Ramaciotti, rettrice Unife e presidente della Crui
Ristrutturare 252 alloggi popolari sfitti e riqualificare 21 fabbricati, corrispondenti a 411 alloggi, per perseguire gli obiettivi dell'efficientamento energetico, del miglioramento sismico e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. Questa mattina la giunta comunale ha dato il via libera - su proposta dell'assessore alle Politiche Abitative Cristina Coletti - a un maxi piano da circa 10 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione delle case popolari di proprietà comunale
Un viaggio tra storia recente e immaginazione quello che offre la mostra "Far luce nel buio: Gian Pietro Testa tra giornalismo d'inchiesta, poesia e arte", visitabile da lunedì 24 novembre
di Davide Soattin
Perdita di memoria, disorientamento nel tempo e nello spazio, ma anche dimenticanze e cambiamenti di umore. Questi i principali sintomi dell’Alzheimer, una “malattia che colpisce soprattutto le persone di età avanzata, le cui prime avvisaglie possono arrivare a confondersi con il normale processo di invecchiamento”.
“Questi sintomi – spiega Franco Romagnoni, direttore delle attività socio sanitarie di Ausl Ferrara – diventano veri e propri campanelli d’allarme quando si fanno sempre più frequenti. L’importante è parlarne subito con il medico di medicina generale che continua a essere il primo punto di riferimento perché conosce la persona, la sua storia, può usare strumenti specifici per condurre una serie di indagini preliminari e dare un giudizio, prima di inviare i pazienti ai centri per i disturbi continui e le demenze. Ovvero una rete capillare di presidi e ambulatori, dove lo specialista può prendere in carico la persona per approfondire la diagnosi in un modo ancora più accurato, deciso e tempestivo”.
Fare ciò in tempo di Covid “non è stato possibile” aggiunge Romagnoni, ma “ora la normalizzazione degli accessi ambulatoriali sta rendendo nuovamente possibile l’accesso alla diagnosi”. Dopodiché viene “la cura, la presa in carico generale perché non si tratta di un problema terapeutico, ma anche di supporto alla persona e alla famiglia”. E proprio in questo ambito, si “inseriscono una serie di interventi psicosociali come gli storici Caffè della Memoria a Portomaggiore e Copparo”.
“Durante il lockdown – conclude il dirigente Ausl – c’è sempre stato un contatto telefonico con le famiglie, ma quello che è davvero importante è la ripartenza degli incontri e delle attività in presenza, ovviamente con i dovuti limiti di sicurezza indotti dal Covid. E il fatto che si riparta in due Case della Salute dimostra come esse possano essere anche case di comunità. Vale a dire un luogo in cui non si presta attenzione al lato farmacologico, ma anche a quello per un intervento dal punto di vista dell’inclusione sociale e del benessere della persona”.
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