Attualità
30 Settembre 2021
Dal Covid all'Afghanistan, dalla crisi climatica alla questione israelo-palestinese: presentato il ricco programma del festival che si svolgerà dall'1 al 3 ottobre

‘Internazionale a Ferrara’ in cerca della rotta che porta fuori dalla pandemia

di Redazione | 4 min

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Torna in presenza con tanti appuntamenti, in diversi luoghi del centro storico, il festival ‘Internazionale a Ferrara’, in città venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 ottobre. Il programma della rassegna è stato presentato ufficialmente nella sala del Consiglio Comunale.

“Tentiamo di tornare ai fasti pre pandemici con una rassegna molto ricca di appuntamenti – ha spiegato Chiara Nielsen, direttrice del festival Internazionale – Ci sarà tanta attualità internazionale, perché facendo il programma ci siamo accorti di come il Covid abbia inghiottito tutto il mondo, poi la situazione afgana ci ha fatto svegliare. Ci siamo accorti che il mondo è andato avanti e oggi c’è ancora la necessità di capire, informarsi e conoscere. Come il nostro ‘mondino’, storico logo della manifestazione, che quest’anno tiene in mano una torcia, anche noi da Ferrara cercheremo di individuare delle rotte che ci portino fuori dalla pandemia”.

Ad aprire il festival sarà il concerto di Colapesce e Dimartino ‘Musica leggerissima’ che si terrà giovedì 30 settembre alle ore 21 al teatro Comunale, evento che sarà anche la chiusura di ‘Ferrara sotto le stelle’, e come ha ribadito Francesca Audino, presidente di Arci, “in questa collaborazione con Internazionale c’è un disegno di continuità, di quella che vogliamo che sia la nostra proposta culturale per la città”.

“Il teatro è riflessione sulla coscienza civile – ha sottolineato Marcello Corvino, direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara – e deve essere una porta aperta alla vita sociale della comunità, siamo onorati di ospitare un festival che si interroga sugli stessi temi, che con linguaggi diversi indagano i nostri autori e drammaturghi”.

La quindicesima edizione di Internazionale a Ferrara proporrà 100 ore di programmazione con 137 ospiti provenienti da 27 Paesi per riannodare il filo con le grandi questioni internazionali e per capire i fatti avvenuti durante l’anno di pandemia che sembra aver fermato il mondo. Tornare all’attualità sarà quindi il filo conduttore: alla necessità di fare una cronaca diversa di quello che succede nei territori palestinesi occupati da Israele, alla questione dell’Afghanistan, dove i taliban sono tornati al potere. Si cercherà anche di capire da dove viene la svolta conservatrice e populista di Polonia e Ungheria, passando poi ad una riflessione sulla cura delle dipendenze e dei comportamenti problematici, da San Patrignano ai centri per adolescenti difficili. Un compito complesso che solleva questioni come il rispetto della libertà personale, l’uso della coercizione e il ruolo dello Stato. Diversi gli approfondimenti dedicati alla crisi climatica. Come è nello stile di Internazionale poi, specifici appuntamenti saranno dedicati a capire quello che sta succedendo in America Latina, in Birmania, in Nord Africa e in Siria, oltre ad una discussione sulla necessità di parlare diversamente per un uso consapevole del linguaggio. E poi presentazioni di libri, mostre fotografiche, mappe musicali, come ogni anno, tutti i giorni dalle 10 a palazzo Naselli Crispi si terrà la rassegna stampa, torneranno poi anche gli appuntamenti per i più piccoli con ‘Internazionale Kids’, i documentari inediti di Mondovisioni, gli audiodocumentari di Mondoascolti.

Continuano le tante collaborazioni di realtà ferraresi con il festival, tra cui Cidas, che proporrà due incontri, entrambi all’ex teatro Verdi: ‘Le ferite invisibili’, in cui si parlerà dei traumi dei rifugiati che la cooperativa accoglie, invisibili ma forti come una ferita fisica, e ‘Dove ci prenderemo cura di noi’, sui nuovi modi di vivere gli spazi di cura di persone con fragilità.

Partner dell’edizione 2021 è anche il Consorzio di Bonifica: “Abbiamo deciso di aprire le stanze di Palazzo Naselli Crispi a questo evento – ha spiegato Stefano Calderoni, presidente del Consorzio di Bonifica, perché come consorzio viviamo quotidianamente i cambiamenti climatici e ci occupiamo di protezione civile e territorio, dobbiamo avere la capacità di guardare al futuro del nostro territorio”.

Presenti anche la camera di commercio e Cgil: come ha spiegato Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di Commercio: “Internazionale è un grande evento che ci dà strumenti di lettura sulla direzione da prendere come sistema economico. Oggi combattere le disuguaglianze e capire quale economia possiamo perseguire sono elementi fondamentali”. “Cgil collabora da anni al Festival di Internazionale – ha spiegato Francesca Battista, segretaria confederale Cgil Ferrara – che è un luogo di dibattito e di confronto sui grandi temi della politica, della società, dei diritti: diritto alla cittadinanza, diritto al lavoro, diritto alla conoscenza, diritto all’informazione libera. Un osservatorio di elevato valore sociale, etico e politico per leggere i cambiamenti in atto a livello internazionale e uno stimolo alla riflessione sull’attualità del mondo globalizzato. Oggi più che mai avvertiamo l’importanza, la necessità di un’informazione basata su fonti autorevoli per la costruzione di un dibattito utile e costruttivo: il Festival di Internazionale rappresenta una straordinaria occasione per andare in questa direzione”.

Sono parole di soddisfazione e di ringraziamento quelle dell’assessore alla cultura Marco Gulinelli: “Internazionale a Ferrara scocca come sempre una freccia che indica l’orizzonte, e deve indirizzare le prospettive di una politica unitaria, in questo momento faticoso. Siamo sempre colpiti dalla qualità e quantità del pubblico, giovane e motivato. Un grazie sentito a Internazionale per portare il mondo a Ferrara e Ferrara nel mondo, per cercare di interpretare cosa accade intorno a noi”.

Il programma completo del festival e le modalità di partecipazione sono disponibili alla pagina: https://www.internazionale.it/festival/programma/2021.

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