Cronaca
25 Settembre 2021
Incontro di approfondimento con l’Associazione Pangea

Cidas dalla parte del popolo afghano

di Redazione | 2 min

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A fronte dell’emergenza umanitaria che ha colpito la popolazione afghana e delle violazioni dei diritti in corso in quel Paese, con la conseguente fuga in cerca di asilo, è emersa una sentita e corale richiesta da parte della società civile e delle istituzioni di intervento a supporto di bambini, donne e uomini che rischiano la vita e le libertà fondamentali.

Una sollecitazione alla quale vuole rispondere la cooperativa sociale Cidas, coinvolta da anni nei sistemi nazionali e locali di accoglienza ed integrazione delle persone migranti.

Per questo Cidas, con il progetto Vesta che dal 2016 promuove il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini nei processi di tutela ed inclusione dei rifugiati, si propone per dare una risposta al bisogno di approfondimento e confronto, organizzando un momento di incontro on line che ha come focus la condizione delle donne afghane.

L’appuntamento on line, dal titolo “Dalla parte delle donne”, è in programma lunedì 27 settembre dalle 18 alle 20. Interverrà Simona Lanzoni, vicepresidente dell’Associazione Pangea, per riportare l’esperienza diretta della Fondazione Pangea con le donne in Afghanistan.

Per partecipare, si può scrivere alla mail info@progettovesta.com.

“Questa attività di Cidas e del progetto Vesta – spiega la cooperativa -, si pone in continuità con le azioni che si sono succedute nel tempo per coinvolgere le comunità di cittadini e cittadine con proposte di partecipazione e sensibilizzazione come l’accoglienza dei rifugiati in famiglia, l’affiancamento familiare, la tutela volontaria e l’affido di minori stranieri”.

Coloro che volessero partecipare a queste forme di vicinanza solidale del progetto Vesta attive nel territorio ferrarese possono candidarsi attraverso il sito www.progettovesta.com dove si verrà condotti da uno staff qualificato e competente attraverso un processo formativo che poi porterà all’esperienza vera a propria.

Dal 2016, attraverso il progetto Vesta – ideato all’interno del più ampio Sistema di Accoglienza e Integrazione – Cidas, che lo gestisce, ha potuto “sperimentare quanto il coinvolgimento diretto degli abitanti dei territori permetta di creare quella fondamentale rete di supporto sociale di cui necessitano le rifugiate, i rifugiati, i minori stranieri non accompagnati e i nuclei familiari”.

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