È una vicenda che turba l’Istituto comprensivo “Perlasca”, quella del suo dirigente scolastico sospeso dal ministero, in attesa di procedimento disciplinare, per l’ormai famigerato post su Facebook che accosta quel terribile “Il lavoro rende liberi” nazista all’obbligo del green pass.

La sospensione di Stefano Gargioni, arrivata nella giornata di lunedì 20 settembre, ha portato a una riunione d’urgenza nella stessa giornata del Consiglio d’istituto – l’organo collegiale d’indirizzo della scuola, dove ne sono rappresentati tutte le componenti – che fatto più unico che raro, ha addirittura emanato un comunicato stampa in cui “prende atto delle presunte violazioni della normativa poste in essere dal Dirigente Scolastico Stefano Gargioni, nonché delle posizioni esposte dal medesimo sui Social Network e sulla stampa”.

“Il Consiglio rileva che il Dirigente, membro di diritto di questo Consiglio, ha agito per scopi ed interessi mai condivisi o segnalati al Consiglio stesso”, si legge nella nota, ed una più che mai chiara presa di distanza, non l’ultima.

Il Consiglio, afferma subito che “non ritiene ammissibile alcuna violazione di legge/normativa/ regolamento o attività di natura e ispirazione politica che sia portata avanti o espressa da membri della Comunità educante”.

“Massima fiducia” viene riposta nelle istituzioni, che “si auspica possano restituire nel breve termine serenità agli alunni e alle famiglie, oltre che al personale scolastico dell’istituto Comprensivo”.

Rimane la “fiducia nell’operato dei docenti, del personale Ata e dei collaboratori tutti dell’istituto comprensivo, operato che ha sempre avuto quale unica aspirazione il benessere degli alunni e la loro crescita come persone e cittadini”.