Attualità
19 Settembre 2021
Cesare Capocasa dopo il conferimento delle chiavi della città al Capo della Polizia

Il questore: “Il Gad ora è più vivibile e più decoroso”

di Redazione | 1 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

“È un territorio più vivibile e più decoroso”. All’indomani del conferimento delle chiavi della città al Capo della Polizia il questore di Ferrara, Cesare Capocasa, interviene nel merito dell’operazione Gad.

Una operazione lunga una anno e mezzo e partita il giorno stesso del suo insediamento a Ferrara. I numeri parlano di 1.338 servizi della Polizia di Stato, 961 della Polizia Locale, 268 persone denunciate e 46 arresti ai piedi delle due torri di viale della Costituzione.

“Il conferimento al Capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Giannini, di questa prestigiosa e stimolante onorificenza – continua il questore – è il risultato di 18 mesi di servizi dinamici ininterrotti, quotidiani che le donne e gli uomini della Polizia di Stato, in sinergia con la Polizia locale, hanno effettuato in particolare nel cuore del Gad (Grattacielo, Stazione, Castellina, Toti, Cassoli, IV Novembre, Porta Catena, Ortigara, Oroboni) e che hanno consentito di affrancare il quartiere dalla criminalità nigeriana e non solo che ormai da 20 anni imponeva le sue regole violente legate allo spaccio e a condotte illegali in genere”.

Capocasa conclude con una promessa: “noi continueremo ad esserci con passione, impegno, professionalità per migliorare la qualità della convivenza civile e garantire il vivere ordinato della comunità”.

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