Attualità
17 Settembre 2021
Protocollo d’Intesa tra il Comune di Ferrara e l’associazione Plant for the Planet

Una firma per una foresta a Ferrara

di Redazione | 3 min

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di Martina De Tiberis

Il nostro pianeta sta affrontando sfide senza precedenti in termini di clima e ambiente. Ogni anno vengono emessi oltre 36 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in tutto il mondo come conseguenza delle attività antropiche.

Su questo aspetto acquista valore il protocollo, firmato in municipio a Ferrara dall’assessore all’ambiente Alessandro Balboni e da Mario Trevisan, presidente di Plant-For-The-Planet Italia, è teso a formalizzare la cooperazione fra l’amministrazione ferrarese e l’associazione, anche con lo scopo di sostenere, sia attraverso la comunicazione, sia tramite le relazioni sociali, la ricerca di fondi.

Balboni auspica che “questa intesa possa dare ulteriore slancio e forza all’attività di forestazione urbana e di progettazione, proprio con il fine di contribuire a contrastare i drammatici effetti della crisi climatica”.

“Abbiamo il dovere – continua l’assessore – di offrire un futuro migliore di quello che ci è stato consegnato da chi è venuto prima”.

Grazie alla nuova ufficialità, un Comitato tecnico locale dell’associazione avvierà da ora uno studio di fattibilità (da presentare entro il prossimo anno), che convergerà poi in un vero e proprio progetto di riforestazione che prevede la messa a dimora entro il 2030 di decine di migliaia di alberi in uno spazio del territorio comunale ancora da individuare.

Trevisan chiarisce che il Comune di Ferrara è il primo a sottoscrivere questo tipo di accordo: “Ferrara è una città che sta dando prova di una particolare sensibilità verso l’ambiente e mi auguro che dopo questa intesa vi sarà la possibilità di sviluppare un valido lavoro, soprattutto sui giovani”.

Come illustra la vicepresidente dell’associazione ambientalista, Daniela Saltarin, i fondi raccolti “serviranno a finanziare lo studio di fattibilità necessario alla redazione del progetto che mira a piantare un imponente numero di alberi nel decennio 2020-2030”.

Lo scopo principale è quello di creare foreste planiziali (un bosco di pianura) a misura antropica, offrendo il primo stimolo italiano alla sfida europea.

È una soddisfazione poter tornare a lavorare a Ferrara – argomenta Saltarin -. Questo è un progetto che verrà presentato al pubblico molto presto e costituiremo un comitato tecnico-scientifico di esperti che ci daranno modo di arrivare a redigere lo studio di fattibilità per poter realizzare quello che sarà il grande progetto urbano per la nostra città”.

Gloria Minarelli, agronoma e responsabile tecnico-scientifico di Plant-For-The-Planet Italia, fornisce una chiave di lettura storico-ambientale: “Ferrara ha le sue origini nei boschi. La relazione uomo-foresta è presente, fin dalle origini, nella città. L’idea è quella di proiettare nella modernità questa relazione tra l’essere umano e l’albero alla luce delle criticità odierne. Noi immaginiamo un bosco periurbano in relazione con il cittadino”.

Conclude la conferenza Maria Antonietta Sileo, geologa, le cui parole ribadiscono gli obiettivi dell’associazione; in primis, quello di “incrementare e valorizzare il verde del tessuto urbano ferrarese”.

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