Cronaca
27 Luglio 2021
Mercoledì verrà conferito l'incarico al medico legale, la famiglia di Mikel Gjini non crede all'ipotesi del suicidio

Morto in via Ticchioni, l’autopsia per far luce sulla tragedia

di Daniele Oppo | 2 min

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Sarà il medico legale Letizia Alfieri a eseguire l’autopsia sul corpo di Mikel Gjini, l’operaio edile di 38 anni trovato sabato sera privo di vita sul ciglio della strada in via Ticchioni, di fronte al palazzo in cui viveva.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla pm Isabella Cavallari, soprattutto dopo che un testimone si è presentato in questura e ha raccontato di aver visto un corpo cadere proprio da quel palazzo, si sono riorientate verso l’ipotesi del suicidio, dopo che un primo momento era parsa consistente quella di un investimento da parte di un pirata della strada. Anche i primi esami esterni eseguiti dal medico legale sembravano supportare la possibilità di un omicidio stradale, ma in strada non sono stati osservate altre tracce – frenate, frammenti di auto, ad esempio –  e le immagini delle telecamere presenti in zona, da quanto si apprende, non hanno dato conferma del passaggio di auto.

L’ipotesi del suicidio non convince comunque la famiglia di Gjini, la cui sorella è assistita ora dall’avvocato Alberto Bova: “Non siamo convinti – ribadisce il legale – e non c’erano segnali, anche perché aveva le valigie pronte per la partenza in Albania per andare a trovare la moglie e i due figli con i quali poi sarebbe venuto qui a Ferrara”.

Al momento ogni pista viene battuta dagli inquirenti in attesa che l’autopsia contribuisca a far luce sulla tragica morte del 38enne. L’incarico per eseguirla verrà conferito mercoledì mattina.

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