Cronaca
24 Luglio 2021
Si sospetta un investimento pirata. Oggi doveva tornare a casa in Albania

Trovato morto in strada in Gad, indaga la Polizia

di Redazione | 2 min

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Si stancano lungo il sentiero, soccorsi due escursionisti ferraresi

È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona

Sarebbe dovuto tornare oggi a casa, in Albania, dalla sua famiglia. E invece il suo corpo era privo di vita sull’asfalto di via Ticchioni.

È scattato l’allarme ieri sera, poco dopo le 19.30, in zona Gad a Ferrara. Di fronte al cancello dello stabile al civico 4 è stato trovato un uomo morto. Accanto una pozza di sangue. Sul posto si sono portate Volanti e Squadra mobile della Polizia di Stato, seguite dal pm Isabella Cavallari e dal medico legale.

Inizialmente il panico suscitato nella gente aveva fatto circolare ipotesi di un accoltellamento, presto scartata. In seguito è filtrata l’altra ipotesi di una caduta, volontaria o provocata dal balcone dell’appartamento al terzo piano, dove l’uomo abitava.

Lui è, era, Mikel Gjini, 38enne di nazionalità albanese. Era in Italia da due anni e lavorava come operaio edile nella piccola azienda del cugino, accorso sul posto intorno alle 21 insieme alla sorella della vittima.

Sono loro gli unici parenti che Gjini aveva a Ferrara. Questa mattina sarebbe dovuto rientrare in Albania per le vacanze estive e per riabbracciare il resto della famiglia. Gli ultimi che l’hanno sentito hanno riferito che nel pomeriggio si trovava in casa insieme a un amico. Nessuno, tra parenti e amici, sa spiegarsi cosa possa successo.

L’ipotesi al momento più accreditata dagli inquirenti parla di un possibile investimento pirata in strada.

Il corpo del 38enne era accanto al marciapiede e dai primi esami sul posto effettuati dal medico legale sembra si possa escludere un accoltellamento. Sarebbero invece compatibile con l’omicidio stradale, con il guidatore che non si è fermato, le ferite riscontrate sul corpo.

La Mobile sta conducendo le indagini e oggi esaminerà i filmati delle telecamere della zona.

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