Runco. Nel ceraseto sperimentale dell’azienda di Salvi Vivai a Runco di Portomaggiore è stata raccolta una ciliegia da Guinness che ha battuto il precedente record appartenente alla stessa azienda.
La scoperta è avvenuta nel corso di un evento dedicato alla stampa per assaggiare le ciliegie da record, sulla scorta dell’ingresso nel Guinnes dei primari raggiunto nel giugno 2020 da una ciliegia che ha fatto registrare un peso di 26,45 grammi. Durante l’evento di questi giorni è stata trovata nello stesso ceraseto una ciliegia ancora più pesante.
Il detto “nomen omen” si è avverato perchè la giornalista Sara, proprio a conferma di quanto si voleva dimostrare, ha trovato un’altra super ciliegia di ben 27,69 grammi con un calibro di 41,07 e il nome della varietà è proprio Sweet®Saretta.
“L’innovazione è alla base dell’evoluzione di ogni azienda. Così abbiamo raggiunto questo risultato – così esordisce Silvia Salvi, amministratore della Salvi Vivai – Noi parliamo di innovazione varietale: da sempre la ricerca e la sperimentazione per Salvi Vivai è un punto di forza. Le nostre partnership con istituti di ricerca ne sono la dimostrazione. Innovazione di processo: cerchiamo di essere sempre all’avanguardia nei processi produttivi, utilizzando i mezzi che oggi la tecnologia ci mette a disposizione. L’investimento nell’agricoltura di precisione ne è un esempio. Fondamentale in tutto questo è l’innovazione nella selezione e nello sviluppo delle risorse umane. Se non si investe nelle persone che compongono l’azienda, nessuna evoluzione potrà mai esserci”.
Infine Silvia Salvi conclude dicendo “il Guinness World Record ottenuto per la ciliegia più pesante del mondo con i suoi 26,45 grammi è uno dei nostri risultati più eclatanti. Tuttavia, ogni giorno, il nostro Guinness è veder nascere nel Vivaio una pianta che potrà produrre ottimi frutti”.
“Il programma da cui sono nate le Sweet è partito più di trenta anni fa all’Università di Bologna, con il coordinamento del professore emerito Silviero Sansavini e del dottor Stefano Lugli: un lungo processo di incroci e selezioni realizzato con metodi tradizionali. Dopo più di dieci anni dedicati alla ricerca e allo sviluppo di questa particolare famiglia di ciliegie, è stata una grande soddisfazione l’ottenimento di questo risultato, con la Sweet®Stephany e delle altre della famiglia, perché conferma quanto sia stato importante il lavoro realizzato in questi anni”, spiega Stefano Tartarini, professore al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e neo-responsabile del progetto Sweet.
Oltre alla varietà, è da sottolineare la singolarità dell’impianto: un ceraseto ad altissima densità e “senza scala”. Questo sistema sta ottenendo un grande successo commerciale perchè permette ai produttori di entrare in produzione già dopo due anni, con un risparmio considerevole in termini di manodopera e di utilizzo di fitofarmaci grazie alla presenza di reti antigrandine e antinsetto. Questo permette di accorciare i tempi di ammortamento per un investimento così importante.
“Pur essendo un mercato giovane, nell’ultimo anno la vendita delle piante ha visto un incremento significativo pari al +32,5%, attestandosi su quasi 400.000 ciliegi venduti – afferma Andrea Bagnolini, direttore commerciale Salvi Vivai – con un export del 70%.
La giornata ha visto la partecipazione anche dei rappresentanti istituzionali del territorio, i sindaci del Comune di Portomaggiore e Presidente della Provincia di Ferrara e del sindaco di Voghiera che hanno apprezzato il valore qualitativo di quanto si è realizzato in questi anni.
La festa da Guinness ha coinvolto anche tutto il personale dell’Azienda Salvi Vivai. Silvia Salvi infatti ha sottolineato che senza il capitale umano, nessuna innovazione e successo può essere raggiunto.
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