Incidente da film: auto capottata e conducente quasi illeso
A chi ha assistito in diretta sembrava la scena di un film. Un film fortunatamente a lieto fine, date le lievi conseguenze per l'involontario protagonista
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Argenta. La loro sorte è passata forse in secondo piano per via del coinvolgimento dell’assessora Clara Manzoni e dell’apprensione per le sue condizioni, ma anche i tre giovani coinvolti nell’incidente sull’Adriatica sono vittime che meritano attenzione.
“Leggendo diversi articoli ho notato che nessuno ha parlato dei tre ragazzi finiti nel canale – afferma Naima Ouisrouten, sorella di una di loro -. Ho letto che le loro condizioni sono lievi, invece tutti e tre sono ancora ricoverati presso la medicina d’urgenza a Cona e le loro condizioni sono tutt’altro che lievi, ancora sotto shock traumatologico”.
I tre erano a bordo delle Tiguan (non una Golf come era stato riportato) finita ruote all’aria nel canale che costeggia la strada a San Nicolò.
I loro nomi sono Khadijna Ouisrouten, italiana di origine marocchina, cresciuta in Italia, dipendente di Amazon e studentessa universitaria presso la facoltà di economia a Ferrara; Badr Mais italiano di origine marocchina, nato e cresciuto in Italia e anche lui dipendente di Amazon e studente presso la facoltà di informatica a Ferrara (conducente che ha subito un lungo e complicato intervento il 22 maggio), Nohaila Benajiba, di origine marocchina, cresciuta in Italia e studentessa delle scuole superiori di Portomaggiore di 19 anni.
Tutti e tre conoscevano Clara Mazzoni, spiega Naima Ouisrouten: “Giovanissimi e coetanei avevano svolto il corso Cambridge di inglese insieme due anni fa si sono sfortunatamente di nuovo rincontrati in questo violento episodio”.
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