“Il viaggio di Kordelia” in aiuto della pediatria di Cona
Forlani: "Il paziente pediatrico non ha bisogno solo di cure ma anche di svago, di qualcosa che gli trasmetta un senso di leggerezza e divertimento"

Chiara Forlani
La professoressa Chiara Forlani, docente della ‘Scuola in ospedale’ e scrittrice, ha creato e pubblicato un libro dal titolo “Il viaggio di Kordelia”, il cui ricavato verrà utilizzato per acquistare materiali a sostegno dei bambini dei Reparti pediatrici dell’ospedale di Cona.
Il tutto in sinergia d’intenti con le associazioni di volontariato che operano in queste Unità operative.
“Il paziente pediatrico – spiega Forlani – non ha bisogno solo di cure, ma anche di distrazioni e di operatori che facciano squadra intorno a lui, che gli regalino un gioco o un libro, che siano in grado di trasmettergli quel senso di accoglienza, leggerezza e divertimento che tanto mancano in una stanza d’ospedale”.
Il Covid ha reso impossibile l’accesso in ospedale degli operatori della biblioteca Biblu, inoltre i piccoli pazienti non possono più andare nelle stanze comuni e utilizzare materiali didattici in quanto condivisi.
Le docenti della ‘Scuola in Ospedale’ (sezione ospedaliera dell’Istituto comprensivo Alda Costa, di cui la dirigente scolastica è la dottoressa Stefania Musacci), di cui fa parte Chiara Forlani, sono le uniche operatrici che nell’attuale situazione possono portare ai piccoli pazienti un sorriso sotto la mascherina e una ventata di leggerezza e di divertimento, oltre a insegnare le proprie materie scolastiche.
Sono diventate dispensatrici di libri, giocattoli, si prestano a organizzare laboratori ludici e artistici.
Necessitano però di materiali d’uso da donare ai bambini e ai ragazzi, perché nulla può essere riutilizzato per il rischio di contagio.
Servono libri, giochi, album da colorare, materiali per disegnare, pasta per modellare, tutto ciò che può portare un maggior benessere nelle stanze dell’ospedale. Ed è anche per questo che nasce l’idea della professoressa Forlani.
“Si tratta di un breve romanzo per ragazzi – mette in evidenza l’autrice – che presto verrà presentato nelle scuole, per far conoscere anche all’esterno la realtà ospedaliera pediatrica e quanto si fa per i ragazzi ricoverati, sia dal punto di vista sanitario che dell’accoglienza”.
“Pur non trattando direttamente la tematica della malattia, nel libro Kordelia, una ragazzina tredicenne, compie un viaggio alla ricerca del padre che non conosce, per accettare e sanare le proprie ferite. Le sue peripezie avventurose sono una metafora dell’accettazione della propria diversità e sofferenza, un inno all’inclusione, alla comprensione di sé e degli altri, in qualsiasi condizione di fragilità ci si trovi, contro ogni preconcetto e pregiudizio”.