Bimbo vede un uomo senza sensi in mare: salvato dalla famiglia
Un sabato pomeriggio che poteva trasformarsi in tragedia si è concluso con un lieto fine, grazie alla prontezza e al coraggio di una famiglia di Portomaggiore
Un sabato pomeriggio che poteva trasformarsi in tragedia si è concluso con un lieto fine, grazie alla prontezza e al coraggio di una famiglia di Portomaggiore
L'uomo era a Comacchio per lavoro, quando il telefono cellulare aveva iniziato a squillare. Sul display, il numero reale della propria filiale Bper, a parlare un sedicente responsabile dell'istituto bancario che lo aveva avvisato di un sospetto tentativo di transazione effettuato dal proprio conto corrente, dicendo che avrebbe inviato una segnalazione tramite pec alla polizia di Stato
Serata movimentata tra due coinquilini 23enni originari della provincia di Brindisi. Per l'aggressore disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa che ha ricevuto una prognosi di dieci giorni
Nella mattinata di mercoledì 13 agosto, i carabinieri di Codigoro hanno denunciato in stato di libertà un 37enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di lesioni personali stradali e omissione di soccorso
La fotografia di Anas al Sharif, giornalista palestinese ucciso a Gaza insieme a cinque colleghi, è tornata ieri (13 agosto) accanto alla targa commemorativa dei caduti del 1943 in corso Martiri della Libertà
Nella foto, l’equipe chirurgica che ha operato Asim
Il suo incidente – avvenuto lo scorso 30 marzo -, con l’iniziale impossibilità di aprire una pratica per infortunio sul lavoro, era diventato un caso nazionale, con tanto di intervento del ministro Orlando.
Dopo l’impasse burocratico Asim Muhammad, giovane rider di Deliveroo di 23 anni, di origine pakistana, ha dovuto affrontare una serie di interventi,
Asim infatti era stato ricoverato a Cona il giorno dopo l’infortunio e sottoposto d’urgenza ad un delicato intervento chirurgico per peritonite a causa della perforazione dell’intestino dovuta alla caduta.
Davanti ai professionisti della Chirurgia d’Urgenza (diretta dal dottor Savino Occhionorelli) si è presentata una situazione che ha consentito all’equipe operatoria di mettere in atto una tecnica chirurgica che consente la possibilità di tenere la ferita aperta per permettere di poter accedere alla cavità peritoneale nei giorni successivi al primo intervento.
La procedura consente di monitorare in sicurezza l’evoluzione di quanto è stato fatto chirurgicamente ed intervenire tempestivamente in caso di complicanze.
Nel frattempo il paziente è stato mantenuto in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione ospedaliera (diretta dal dottor Roberto Zoppellari) per tutto il periodo in cui l’addome è rimasto aperto.
Queste tecniche – si legge in una nota dell’azienda ospedaliera di Ferrara – vengono utilizzate con successo già da anni da parte dei professionisti della Struttura semplice dipartimentale di Chirurgia d’Urgenza e da tutti i chirurghi dell’Ospedale di Cona, così come in tutti quegli ospedali che svolgono attività d’urgenza di primo livello.
La collaborazione tra l’equipe della Chirurgia d’urgenza e i rianimatori dell’equipe di Zoppellari ha fatto sì che il paziente fosse stato sottoposto a tutti i necessari interventi sulla cavità addominale, sino ad arrivare al 5 aprile, giorno in cui si è ottenuta la stabilità clinica che ha consentito la chiusura dell’addome per poi arrivare alla guarigione del paziente e alla sua dimissione (il 20 aprile scorso).
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