Avrà anche un’anima territoriale la mostra del fotografo dell’acqua Claudio Koporossy, in avanzata fase di allestimento a Palazzina Marfisa d’Este.
Gli scatti di Ferrara comporranno infatti un’intera sezione dell’esposizione, a cui è dedicata l’ultima sala del percorso della mostra, e saranno esposti a fianco delle immagini dei giochi d’acqua delle fontane di Parigi, della Reggia di Peterhof, in Russia e della Gran Moschea dello Sceicco Zayed, ad Abu Dhabi.
Koporossy infatti, in questi giorni in città, ha realizzato fotografie di diversi contesti locali: dal Castello a parco Massari, dalla nuova fontana di piazza Repubblica a quella dell’Acquedotto.
E proprio quest’ultima – dice il fotografo – “mi ha emozionato particolarmente. L’acqua che scorre su questa statua, tra i ‘bassorilievi’ di Arrigo Minerbi raffiguranti bambini, allegorici, crea un effetto notevole”. Anche quella di piazza Repubblica è “una fontana molto interessante, a cui ho dedicato foto particolari, tornando sul posto anche alla sera. L’acqua, di notte, con l’illuminazione subacquea, crea effetti molto suggestivi”. E poi il Castello, con i movimenti d’acqua “sempre diversi, è questa la sua magia”.
Gli scatti così realizzati – oltre all’allestimento di Marfisa d’Este – entreranno nel patrimonio fotografico dell’autore. “Esportarli? Mi piacerebbe. In caso di richiesta sarò pronto a esporre le foto fatte a Ferrara anche in altre mostre”.
“Koporossy ha definito la sua macchina fotografica il suo ‘terzo occhio’ – dice l’assessore Marco Gulinelli –. Sarà interessante scoprire gli scenari ferraresi dall’occhio del suo obiettivo: Koporossy è capace di regalare la magia di una nuova realtà, plasmata dal dinamismo dell’acqua. Un elemento in più che aggiunge un’anima fortemente identitaria e territoriale alla mostra di Palazzina Marfisa d’Este”.
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