Copparo. Non era la prima volta che, fingendosi fruttivendolo ambulante, metteva in atto il suo piano, sempre lo stesso, per derubare del portafoglio qualche anziano. L’ultima sua vittima, a Copparo, è stato un pensionato copparese di 67 anni, lo scorso 3 febbraio, ma un precedente episodio, sempre a Copparo, lo ha visto protagonista qualche mese prima, il 16 ottobre 2020.

Questa volta, in seguito alla denuncia della vittima 67enne, i carabinieri del Norm di Copparo sono riusciti a identificare e a sottoporre alla misura cautelare dell’obbligo di dimora il responsabile del reato, il 42enne campano G.C.

Il tre febbraio lo sventurato pensionato si è imbattuto nel malvivente che, aiutato da un complice alla guida di un furgoncino Fiat Doblò bianco, gli ha proposto l’acquisto di cassette di frutta rimaste invendute al locale mercato. Il copparese era uscito dall’ufficio Postale di Tamara, dove aveva appena ritirato i suoi 700 euro di pensione e non era assolutamente interessato all’acquisto. Il falso venditore tuttavia ha insistito e caricato comunque le cassette di frutta sull’auto del pensionato il quale, irritato per il comportamento del falso ambulante, ha ribadito di non essere interessato all’acquisto e, mentre stava scaricando dalla sua vettura le cassette, è stato derubato del portafoglio dal malvivente che è fuggito immediatamente a bordo del furgoncino guidato dal complice. Il 67enne ha tentato invano di fermare i due, aggrappandosi all’auto in fuga, cadendo poi sull’asfalto così, dopo le medicazioni del caso, non gli è restato altro che presentarsi in caserma per presentare la denuncia.

A distanza di due mesi, gli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Copparo hanno identificato uno dei due ladri, il campano già noto agli uffici di polizia per fatti simili, e lo hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ferrara, richiedendo contestualmente l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora in un Comune della provincia di Napoli. L’autorità giudiziaria, ritenendo che gli elementi di prova raccolti dai militari fossero consistenti, così come il pericolo di reiterazione del reato, ha emesso la misura cautelare richiesta. Le indagini dei carabinieri continueranno per identificare anche l’autista del furgoncino, complice del denunciato.