Spettacoli
1 Aprile 2021
Da oggi online su canale Youtube del Teatro Comunale di Ferrara in attesa del film teatrale del 2 aprile da un'idea di Michele Placido

‘Passio Christi’: dietro le quinte del film di Michele Placido

di Redazione | 3 min

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La Passione di Cristo, ma anche i tempi che il mondo del teatro e della cultura stanno vivendo, un racconto corale su cosa significa, oggi, questo “tema sublime”, come lo definì il poeta Mario Luzi. Tutto questo, in un gioco di rimandi e di suggestioni visive, di richiami sonori, un viaggio sull’iconografia e sulla parola. Tutto questo è Passio Christi, il film teatrale realizzato su idea di Michele Placido su testi di Mario Luzi, “Maria alla Croce” di Dario Fo e Franca Rame e Salmi biblici a cura di Moni Ovadia, oltre allo Stabat Mater, nella traduzione in dialetto trentino di Daniela Scarlatti.

Il film sarà trasmesso gratuitamente venerdì 2 aprile ore 21 sul Canale Youtube Teatro Comunale di Ferrara www.youtube.com/c/TeatroComunalediFerrara. Rimarrà visibile fino al 5 aprile compreso.

“Passio Christi è la Passione di Gesù che si incarna uomo, diventa uomo e soffre come uomo. Un mistero straordinario – spiega Michele Placido parlando del film teatrale – E soprattutto i versi di Mario Luzi ci hanno donato, durante questa esperienza, delle emozioni straordinarie”. Nel suo ultimo lavoro, Michele Placido ha messo a servizio (gratuitamente, come tutti gli altri attori sul set) la propria esperienza cinematografica, in dialogo con il mondo del Teatro Comunale di Ferrara, di cui da febbraio è presidente.

Al progetto Passio Christi – dapprima pensato come una processione teatrale all’alba, poi tramutato in film per via della zona rossa – ha fin da subito preso parte anche il direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Moni Ovadia, che sottolinea: “La Passione di Cristo, così raccontata, si riverbera su altre passioni, anche quelle dei semplici uomini. Anche Gesù prova ciò che prova l’uomo, che la sua memoria e la sua vicenda, che è nel cuore della cristianità, irradi e riverberi il proprio senso sugli ultimi di questa terra, sui perseguitati, sui diseredati, sui brutalizzati di ogni tempo”.

Vito Lopriore, Passio Christi (foto di Marco Caselli Nirmal)

“In un mondo in cui si tende a ‘divinizzare’ l’umano, in Passio Christi si umanizza il divino” spiega l’attore Vito Lopriore, che come lui stesso dice è “stato convocato (da Placido, ndr) per interpretare il ruolo del Cristo iconografico”. “La Passione di Cristo è universale, lo è il dolore così come lo è l’amore” aggiunge Sara Alzetta, che nel film interpreta le parole di “Maria alla Croce” di Dario Fo e Franca Rame. “Mi sono ritrovata completamente in questa difficoltà nell’uomo di credere, facendo incarnare questo pensiero da Gesù – spiega Daniela Scarlatti – Partecipare a questo progetto mi ha molto arricchito”. Suo, nel film, è lo Stabat Mater, nella traduzione in dialetto trentino.

Insieme a Placido, nella realizzazione di Passio Christi, anche il regista e sceneggiatore Toni Trupia. “La passione è credere ancora nella possibilità di restare umani, nonostante tutto quello che sta succedendo in questo mondo. Passio Christi – spiega Trupia – è la passione del creare, è dare un senso a un’idea rispondendo agli stimoli di una città magnifica come Ferrara. Ed è anche l’entusiasmo di Michele Placido e di tutto il gruppo di lavoro coi quali ho condiviso, nonostante tutte le tensioni che viviamo, un momento di gioia”. Passio Christi è una produzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

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