Cronaca
16 Marzo 2021
L'inviato di Striscia: “In stazione supermercato dello spaccio a cielo aperto”

Brumotti smaschera la ‘Gad story’ di Naomo

di Redazione | 2 min

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Che ne è oggi della libertà di stampa?

Una mattinata intensa, fatta di riflessioni, scambi accesi e una domanda di fondo: che ne è oggi della libertà di stampa? È attorno a questo interrogativo che si è sviluppato il convegno organizzato dall’Associazione Stampa Ferrara in occasione dei suoi 130 anni, con l’evento “Le tante facce della giustizia e dell’informazione: libertà di stampa tra diritti/doveri, poteri e responsabilità”

“In stazione un vero e proprio mercato dello spaccio a cielo aperto sotto gli occhi di tutti”. E se li cogli sul vivo “non scappano, rimangono lì”, segno di “una situazione fuori controllo”.

È andato in onda ieri sera su Canale 5 il servizio girato la scorsa settimana in Gad dall’inviato sulle due ruote di Striscia la notizia che, a distanza di due anni, torna nel luoghi dello spaccio che aveva documentato prima dell’avvento della Lega a Ferrara.

Sul suo “biciclettino” Brumotti documenta “un fior fiore di spacciatori che rovinano i giovani di Ferrara e dei paesi limitrofi”. In stazione viene adescato da alcuni pusher che “ci mostrano un po’ di bonza”. La vedetta lo porta dai suoi “colleghi” che gli mostrano l’armamentario: crack, cocaina…, mentre la troupe riprende episodi di spaccio lungo le mura di Viale IV Novembre.

Ed è proprio lì che Brumotti esegue il suo blitz su due ruote e megafono, a mo’ di Naomo, ma questa volta con qualche successo: alla vista del biker si registra un fuggi fuggi generale. “La cosa strana è che qua abbiamo la Polizia municipale proprio davanti a dove spacciano”, fa notare Brumotti, che prova anche a chiedere spiegazioni agli uffici del Corpo di cui il vicesindaco Nicola Naomo Lodi è assessore delegato.

“Forse non lo sanno che qui davanti spacciano, glielo possiamo chiedere…”, ipotizza Brumotti. “Siamo coscienti purtroppo” gli viene risposto sulla porta da un funzionario, che promette che in cinque minuti sarebbero intervenuti.

E invece in meno di cinque minuti interviene la Polizia di Stato a risolvere la situazione, proteggendo anche la troupe Mediaset da un’aggressione a colpi di lanci di bottigliette d’acqua e sassi.

C’è anche chi cerca di entrare nel furgoncino e strappare la bici dall’inviato. Anche qui sono gli agenti della questura a risolvere la questione.

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