Spal, il gruppo Campari pronto al ‘brindisi’
Il gruppo Campari sarebbe il capofila della fantomatica cordata milanese interessata a partecipare alla manifestazione di interesse emesso dal Comune estense
Il gruppo Campari sarebbe il capofila della fantomatica cordata milanese interessata a partecipare alla manifestazione di interesse emesso dal Comune estense
Sospettato di nascondere in casa un'arma, in realtà il suo alloggio era un nascondiglio di droga. È quanto emerso dalla perquisizione di un'abitazione di Ferrara, finita sotto la lente di ingrandimento della Procura del Tribunale per i Minorenni di Bologna
La detenuta trans che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo avvenuto in carcere a Ferrara è stata trasferita in un altro istituto penitenziario
Sulla A13 Bologna Padova, tra Altedo e Ferrara Sud verso Padova, è stata disposta la chiusura del tratto per un incidente al km 29, in cui è rimasto coinvolto un camion che si è ribaltato disperdendo parte del suo carico costituito da mangime
La Procura ha avanzato una richiesta di rinvio a giudizio per diciassette persone dopo la conclusione delle indagini da parte della Guardia di Finanza. Tra loro anche un imprenditore ferrarese
Chiedeva il pizzo anche alla Cico-Mazzoni di Tresigallo, la ‘Ndrina Forastefano colpita al vertice martedì da un’operazione della squadra mobile di Cosenza.
Il capoclan Pasquale Forastefano con i suoi uomini avrebbe cercato di estorcere denaro alla Mazzoni in cambio di protezione, ma il colosso estense dell’ortofrutta, che ha alcune proprietà nella Piana di Sibari, terra in cui il clan spadroneggia, non ha accettato di sottoporsi al pizzo.
Secondo gli inquirenti, il clan avrebbe fatto pressioni su Mauro Bonamini e Mario Mazzoni, rispettivamente rappresentante e amministrazione della società ferrarese. In particolare avrebbe ‘invitato’ Bonamini a pagare diecimila euro per la protezione per un magazzino della Mazzoni a Cammarata di Castrovillari, scontrandosi però con il netto rifiuto di Mario Mazzoni. E ancora, la ‘ndrina avrebbe chiesto 35mila euro sempre per garantire la protezione ed evitare ritorsioni tra il 2016 e il 2018.
L’indagine condotta dal procuratore Nicola Gratteri con l’aggiunto Vincenzo Capomolla e il pm antimafia Alessandro Riello ha portato all’arresto di diciassette persone nella Sibaritide. Dieci le persone finite in carcere, le altre sette sono state messe ai domiciliari. Coinvolti anche un commercialista e un avvocato della zona.
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