
Franco Dalle Vacche
di Lorenzo De Cinque
Dopo una reggenza decennale, Franco Dalle Vacche termina il suo mandato di presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara lasciando “un Consorzio forte e che nell’ultimo quinquennio ha messo in campo 15 milioni di euro per opere importanti come la sistemazione idraulica di Cento, interventi nell’area del Mezzano o sulla viabilità come il ponte Torniano a Poggio Renatico”. Ma ora è al futuro che guarda Dalle Vacche, lanciando al prossimo comitato, consiglio e presidente – che verranno eletti il prossimo 24 febbraio – sfide molto importanti per il territorio.
“Ricerca dell’efficienza costante, dare subito una spinta e mantenere l’inerzia”. E’ con queste parole che l’ex presidente traccia il solco di quella che sarà l’azione della futura squadra che “sarà composta al 50% da nuovi consiglieri, i quali possono dare un enorme contributo dal momento che in un’epoca di cambiamenti non ci si può abituare sempre ad una stessa visione”.
Nell’epoca Covid, ovviamente, non si può sorvolare sugli ingenti fondi del Recovery Fund che per Dalle Vacche saranno utili per “arrivare a un buon grado di autosufficienza alimentare e ripensare il settore primario come fondamentale, senza tralasciare la questione relativa ai cambiamenti climatici”. Fondi, questi, che si vanno ad aggiungere anche a quelli già ottenuti, come il Ciarle per “la creazione di una rete di scolo e una di irrigazione, e il Vallepega, impianto tubato da rinnovare per il “tema pressione”.
Ma tra le altre tematiche c’è anche quella della sicurezza idraulica, molto importante per il territorio ferrarese e per cui l’ex presidente auspica “un intervento significativo, soprattutto nel rendere più efficienti gli impianti attuali che, solo nella provincia di Ferrara, sono ben 168”. L’irrigazione, inoltre, è un altro tassello fondamentale. Per Dalle Vacche, infatti, l’ideale sarebbe “un’irrigazione costante, in modo tale avere una produzione migliore per le aziende agricole e immettere acqua dolce in un sistema che tende a salarsi”.
La linea futura del Consorzio di bonifica, quindi, pare essere già tracciata, sempre con il comune denominatore dell’affidabilità che – come sottolineato dall’ex presidente – “mi è stata ribadita ancora una volta, proprio ieri, dal prefetto di Ferrara, perché sicurezza idraulica vuol dire sicurezza del territorio”.
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