Alessandro Talmelli (Pd)

“A 5 anni dalla scomparsa del ricercatore italiano la richiesta di verità per Giulio Regeni torna finalmente anche a Ferrara. La soddisfazione è però parziale”. Ad affermarlo è Alessandro Talmelli, segretario del Pd comunale, commentando la nuova collocazione dello striscione, tolto dallo scalone municipale dalla Amministrazione leghista e posizionato nella biblioteca Ariostea.

“Dopo un anno e mezzo di latitanza, infatti, l’attuale amministrazione sceglie una nuova collocazione (dopo l’infelice opzione dell’impalcatura) – osserva Talmelli -. La città si trova quindi costretta ad accettare la scelta del cambio di posizionamento dello striscione, da Palazzo Municipale, dove noi avremmo preferito vederlo ripristinato, a Biblioteca Ariostea, opzione che permetterà una sensibilizzazione sicuramente parziale, per cui è stato necessario il parere positivo della soprintendenza”.

“La politica – conclude il segretario Pd – deve saper recuperare la determinazione nelle scelte, il coraggio di testimoniare, la capacità di saper richiedere con forza la verità. A nome del Partito Democratico di Ferrara innanzitutto esprimo solidarietà e vicinanza alla famiglia Regeni, perché il ricordo di quanto accaduto rimanga vivo affinché il Governo, unitamente all’Unione Europea, rifletta sui rapporti diplomatici dell’Italia con alcuni Paesi tra cui l’Egitto, richieda l’immediata e incondizionata scarcerazione dello studente egiziano iscritto all’Università di Bologna Patrick Zaki e che soprattutto deplori i tentativi di depistaggio delle autorità egiziane sul rapimento, sulle torture e sull’omicidio di Giulio Regeni, così come richiesto tramite la risoluzione del Parlamento Europeo votata a dicembre”.