Politica
21 Gennaio 2021
Le richieste sono arrivate da alberghi, nolo bici, agriturismi, affittacamere B&B e guide turistiche

Ferrara, 76 domande per i bonus turismo

di Redazione | 3 min

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L’assessore Fornasini

Sono 76 le domande arrivate dal settore turistico per ottenere i contributi a fondo perduto erogati dall’Amministrazione comunale di Ferrara a seguito dell’emergenza Covid.

L’avviso si è chiuso lunedì, le richieste sono arrivate da tutte le categorie previste. Nel dettaglio: 13 alberghi, 1 nolo bici, 10 agriturismi, 36 affittacamere B&B e 16 guide turistiche con partite Iva. Nel complesso i fondi comunali complessivamente impegnati per questa tranche di aiuti ammontano a 100mila euro.

Agli alberghi di grandi dimensioni (oltre nove dipendenti) saranno assegnati 2mila euro, 500 alle altre strutture ricettive già beneficiarie di fondi nei precedenti bandi comunali, mille euro agli agriturismo e 500 euro alle guide turistiche con partita Iva.

Ora le 76 domande complessive saranno sottoposte a una valutazione sui requisiti e quindi si procederà all’erogazione dei contributi.

“Superiamo le 1.600 attività sostenute dai tempi del lockdown a oggi, con uno stanziamento complessivo di risorse di circa 2milioni di euro, erogate con diversi bandi, alcuni specifici per settori particolarmente colpiti da chiusure e restrizioni. Il turismo è proprio uno di questi. Si tratta – sottolinea il sindaco di Ferrara Alan Fabbri – di risorse comunali che fin dall’inizio abbiamo scelto di dedicare al sostegno al lavoro e alle attività”.

“Come Comune da mesi stiamo dando il nostro apporto, con risorse comunali dedicate e mirate, a favore dei lavoratori, delle imprese, dei dipendenti – dice l’assessore al Bilancio e al Turismo Matteo Fornasini –. Da tempo abbiamo tracciato un percorso che, di recente, ha seguito anche la Regione, prevedendo propri ristori. Continuiamo convintamente su questa strada, l’unica per sperare di uscire dalla crisi. Chiediamo contestualmente al governo uno sforzo aggiuntivo: la recente analisi Cgia ha messo in luce che i ristori ristori finora concessi per risarcire la pandemia sono ben poca cosa rispetto ai danni prodotti, parliamo infatti di 29 miliardi di euro rispetto a perdite di fatturato che complessivamente sfiorano i 423 miliardi di euro. E purtroppo è notizia proprio di queste ore che il decreto, cosiddetto, Ristori 5 rischia di slittare a fine mese. Chiediamo al governo maggiore impegno, soprattutto su questo tema, anche a sostegno dei Comuni, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica”.

Intanto è ancora aperto un altro avviso dedicato a uno specifico settore, quello riservato ai circoli privati con attività di somministrazione alimenti e bevande, una settantina su tutto il territorio comunale, circa 40 solo nelle frazioni. C’è tempo fino al 26 gennaio per presentare la domanda per l’accesso ai contributi a fondo perduto, che ammontano a circa 500 euro per ciascuna realtà che ne abbia i requisiti, per uno stanziamento complessivo di circa 35mila euro. La gestione delle domande è sempre affidata a Sipro.

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