Jolanda
12 Dicembre 2020
La società quotata in Borsa prevede investimenti per oltre 100 milioni di euro, con copertura anche da contributi regionali, nazionali e comunitari

Bonifiche Ferraresi promette 100 nuovi posti di lavoro

di Redazione | 4 min

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Jolanda di Savoia. Si è tenuta ieri la video-conferenza dal titolo “Progetto crescita e comunità in Emilia Romagna” durante la quale sono state presentate le linee generali del piano strategico per l’Emilia-Romagna di Bonifiche Ferraresi.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i driver principali che guideranno il Gruppo BF Spa nei prossimi anni, attraverso importanti investimenti (stimati in oltre 100 milioni di euro la cui copertura potrà provenire anche da contributi regionali, nazionali e comunitari) con un incremento dell’occupazione diretta di circa 100 unità, e di oltre 200 nell’indotto.

Elemento comune alle linee guida del piano strategico presentato è la sostenibilità, declinato nelle sue tre accezioni più importanti: sostenibilità ambientale, economica e sociale.

“Le regioni in cui operiamo sono molto diverse tra loro: il denominatore comune è certamente la valorizzazione della terra, ma ognuna ha specificità agricole, industriali e sociali uniche e differenti – ha dichiarato Federico Vecchioni, amministratore delegato di BF Spa -. Per questo intendiamo implementare un piano strategico ambizioso che rappresenti e rispetti queste specificità – in un’ottica responsabile, sostenibile e naturalmente competitiva”.

Digitalizzazione rurale

Il primo progetto che vedrà il Gruppo impegnato è quello dedicato alla realizzazione di un’infrastruttura digitale che permetta la digitalizzazione delle aree rurali regionali. Tale infrastruttura permetterà in un secondo momento anche a soggetti non specializzati in agricoltura digitali quali ad esempio realtà attive in ambito turistico, trasporti e sanità di fornire i servizi potendosi appoggiare ad un territorio connesso e digitalizzato.

Le nuove filiere agro digitali 100% italiane

Il secondo asse di sviluppo del Piano strategico riguarda la creazione di un sistema capace di
accompagnare i primari player agro-industriale nazionali nella creazione di nuove filiere 100% italiane, ad oggi non presenti sul mercato nazionale.
La rinascita della filiera dell’arachide italiana – realizzata grazie alla collaborazione tra Noberasco, Coldiretti e BF SPA attraverso SIS – ha dimostrato la forza e l’efficacia di partnership tra diversi operatori della filiera agro-industriale. Affinché possano crearsi sinergie vincenti come quelle del Progetto Arachide, è necessario costruire un impianto in grado di fare dialogare i diversi attori presenti nel settore: a partire dall’identificazione, attraverso la rete dei Consorzi, delle aziende agricole partner per la produzione di queste nuove linee, alla creazione di disciplinari da applicare alle coltivazioni, all’attività di stoccaggio fino alla consegna del prodotto alla Gdo. Il tutto naturalmente uniformato da un contratto di filiera con i principali player agro-industriali nazionali.

Realizzazione Piattaforma Smart BF spa

Il terzo pilastro illustrato nel corso dell’evento ruota attorno agli investimenti che doteranno tutte le aziende del Gruppo (compreso il sistema dei Consorzi Agrari d’Italia per quanto riguarda gli aspetti di stoccaggio) di un sistema di monitoraggio e tracciabilità unico.
Il Gruppo in Emilia Romagna vede la presenza di molte sue società, tutte operanti lunga la filiera che va dal genoma fino allo scaffale; realtà che necessitano di essere integrate dal punto di vista digitale, per far sì che ogni aspetto legato alla produzione di un prodotto – dalla coltivazione del seme, alla sua vendita, dallo stoccaggio, al pastificio, fino alla vendita in Gdo – sia tracciato e monitorato in maniera efficacie e uniforme.

Ricerca e Formazione

L’ultimo pilastro illustrato nel corso della presentazione è quello dedicato alla Ricerca e Formazione. BF sarà tra i partner dell’iniziativa promossa da Cassa Depositi e Prestiti per la creazione del Polo agri-tech nazionale; l’iniziativa vede la partnership del Ministero dell’Università e della Ricerca e delle Università di Bologna e di Napoli. A tale riguardo il campus del Gruppo continuerà a rappresentare la sede del Master in agricoltura di precisione organizzato dall’università della Tuscia in partnership con altri atenei e centri di ricerca nazionali.

“Il valore aggiunto dell’agricoltura dell’Emilia-Romagna – hanno dichiarato l’assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla e l’assessore all’agricoltura e agroalimentare Alessio Mammi – passa da questi progetti di grande innovazione, che contribuiscono a disseminare conoscenza, a formare nuovi tecnici e applicare controlli alle produzioni che si rivelano vitali per il futuro dell’agricoltura del nostro territorio”.

“Il nostro futuro passa da una sempre maggiore attenzione all’ambiente, unita alla necessità di innovarci e sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie – ha concluso il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -. Sono i pilastri anche del Patto per il Lavoro e per il Clima che stiamo per ultimare e che traccerà gli assi di sviluppo dell’Emilia-Romagna per il prossimo decennio. Anche un comparto come l’agricoltura non può fare eccezione: dunque, lavoriamo insieme per una nuova stagione di crescita e condivisione, dove tecnologia e tradizione convivano e garantiscano più qualità, più crescita sociale, più salute”.

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