Eventi e cultura
31 Ottobre 2020
A Palazzo dei Diamanti Sgarbi illustra la figura dell'artista le cui opere saranno visitabili dal 31 ottobre al 5 aprile 2021

Ligabue ai Diamanti: “Artista amato dal popolo ma ignorato dalla critica”

di Redazione | 3 min

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Arrivano a Palazzo dei Diamanti i celebri animali e paesaggi di Antonio Ligabue, con una raccolta di opere che riassumono l’itinerario artistico del pittore, scultore e disegnatore, nato in Svizzera ma emiliano d’adozione, diventato uno dei protagonisti del Novecento a livello internazionale. La mostra, organizzata da Fondazione Ferrara Arte, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma, è stata curata da Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, con la supervisione di Augusto Agosta Tota. Dal 31 ottobre al 5 aprile 2021 saranno infatti esposti 76 quadri, 10 disegni e 20 sculture di Antonio Ligabue, per un totale di 106 opere. A gennaio farà visita alla mostra anche l’attore Elio Germano, che ha interpretato Ligabue nel recente film ‘Volevo Nascondermi’.

Presente all’anteprima il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, che ha introdotto la figura di Ligabue artista, non lesinando però critiche per l’assenza del ministro alla cultura Dario Franceschini, ferrarese di nascita, e polemizzando riguardo l’obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto, all’indomani dell’espulsione di Sgarbi da Montecitorio.

“Miracolosamente i musei sono rimasti aperti, forse perché ritenuti beni essenziali – commenta Sgarbi -. Le persone ora hanno un unico sfogo, ovvero andare alle mostre e ai musei. La scelta di Ligabue serve quindi a chiamare le persone verso un nome che conoscono, perché Ligabue è un pittore compreso dal popolo ma ignorato dalla critica. Credo che abbia ragione il popolo. Tutti sanno chi sia Ligabue, ma la critica l’ha ignorato, eludendone il nome quasi completamente. Se il popolo apprezza un artista, allora ha più ragione della critica. Ligabue è un artista che riesce a muovere anche il cuore delle persone semplici.”

“Sono orgoglioso che questa mostra sia tenuta a Ferrara – continua Sgarbi -, anche perché è servita come grimaldello per evitare che Palazzo dei Diamanti chiudesse oltre la necessità, cosa che però avverrà comunque al termine della mostra, per i restauri che non ritengo necessari, ma che evidentemente alcuni architetti ritengono essere interventi tecnologici indispensabili per rendere questa sede paragonabile ad altri grandi luoghi nel mondo con la stessa funzione. Si può dire che, per interdire alla chiusura dello spazio più importante d’Italia per l’arte, abbia voluto Ligabue e i suoi animali a presidiare gli architetti che venivano per aggredire il palazzo. Gli architetti fuori, Ligabue dentro.”

“Sono molto contento di poter ospitare una delle più grandi mostre di questo artista – aggiunge il sindaco Fabbri – e molto orgoglioso di poterlo fare a Palazzo dei Diamanti, dopo il successo della mostra su Banksy che ha richiamato tanti visitatori. Fin da piccolo sono rimasto colpito dalle opere di Ligabue, e credo che questa mostra possa essere apprezzata da tutti, anche dai bambini e non solamente da esperti d’arte.”

“L’arte di Ligabue nasce da un’impossibilità di vivere un’infanzia felice – commenta l’assessore alla cultura Gulinelli -. Ligabue è stato una persona straordinaria, che ha vissuto una vita di povertà, malattie ed infelicità, sopra le quali il genio e il talento hanno saputo emergere. Credo che questa sia una delle mostre più complete su questo artista, e devo ringraziare il presidente della Fondazione Archivio Antonio Ligabue Augusto Agosta Tota, oltre che i curatori Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi.”

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