Cento. A partire da domenica 1 novembre, e fino al 29 novembre, i prestigiosi ambienti della rocca di Cento ospiteranno la mostra di opere d’arte del pittore Antonio Musio, 19 quadri olio su tela/olio su tavola e 5 opere acrilico su carta: Il segreto dell’acqua.
L’acqua – uno dei quattro elementi fondamentali, insieme a terra, fuoco e aria – è fonte di vita e ha una grande valenza simbolica, nell’immaginario collettivo è ricca di significati che vanno dalla vita alla morte, dalla guarigione alla purificazione.
Elemento sacro, protagonista spirituale di ogni epoca, l’acqua accomuna tutte le fedi e i popoli del mondo e ci accompagna ogni istante della nostra vita.
L’acqua è dunque ricca di mistero e fonte di ispirazione per molti artisti, pittori e non solo, che sono riusciti ad affascinare intere generazione: dall’arte antica a Giotto, dal Rinascimento agli Impressionisti, da Van Gogh a Picasso.
“L’acqua raccoglie parte della nostra vita, dei nostri momenti più riservati, dei nostri respiri e sospiri”- spiega Antonio Musio. “L’acqua che purifica e disseta diventa una compagna fedele e silenziosa della nostra esistenza. L’acqua raccoglie i nostri segreti e diventa un segreto esso stessa. Ringrazio sinceramente il Comune per avermi offerto l’occasione di raccontare questo segreto dell’acqua organizzando la mostra nei prestigioso ambienti della Rocca di Cento”
L’ispirazione di Antonio Musio nella riproduzione pittorica dell’acqua nasce da una foto che casualmente l’artista si ritrova tra le mani: una coppia sotto la doccia e il vetro del box con la condensa che scivola in gocce d’acqua. Guardando quest’immagine nasce in Antonio Musio una sfida con se stesso e pittoricamente si chiede quanto può essere interessante riprodurre le stesse “gocce”, e le stesse emozioni, della foto.
Da qui l’artista intraprende una serie di pitture dove si immagina che le gocce d’acqua, con la loro silenziosa presenza, si portino via i segreti di un tradimento o gli attimi di piacere di due innamorati, come accade proprio con la sua prima opera Lyciscae (la lupa) Olio su tavola, all’interno del box doccia.
L’acqua diventa da questo momento protagonista della vita professionale e delle opere di Musio. L’acqua che batte sul parabrezza della nostra auto che ci accompagna in un viaggio scomponendo e portandosi via i nostri pensieri più reconditi, le nostre parole, le confidenze di un viaggio; oppure la nebbia che con la sua ovattata presenza avvolge, raccoglie, diventa una compagna silenziosa.
Il rapporto con la pittura di Musio è pulito, quasi ingenuo per il candore stesso con cui sa dipingere, senza mai aver messo in discussione le sue scelte di un tempo, in un’epoca dell’arte contemporanea che è costantemente dubbiosa, titubante e forse, anche, troppo complessa.
Il fascino del luogo, La Rocca, è il sottofondo ideale per i tre cicli in mostra, oltre la liquida coltre: le strade viste dal vetro di un’automobile in corsa, le città battute dalla pioggia o dalla foschia, la figura umana, soprattutto femminile.
La mostra sarà inaugurata domenica 1 novembre, ore 18.00 e proseguirà secondo il seguente calendario: Venerdì ore 16.00-19.00. Sabato e Domenica. 9.30 – 12.30 – 16.00 alle 19.00.
Per informazioni: amusio.comunicazione@gmail.com
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