Bondeno
24 Ottobre 2020
Sei mesi e 10 giorni a chi sparò a Diana. Il padrone perse casa e lavoro

Uccise a sangue freddo il proprio cane, patteggia la pena

di Redazione | 1 min

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(archivio)

Bondeno. Sparò col fucile al proprio cane, Diana. Ora, dopo aver perso casa e lavoro, D.G., 62 anni, ha patteggiato la pena di sei mesi e dieci giorni per uccisione di animali.

Quell 2 gennaio del 2017 lui e un collega, P.F., 52 anni, finito imputato assieme a lui, inseguì il suo cane all’interno del cortile dell’impianto idrovoro del Consorzio Bonifica di Burana, dove lavoravano. Per motivi ancora da chiarire con esattezza, D.G. Sparò un primo colpo di fucile andato a vuoto, rincorse l’animale e con un secondo sparo centrò il bersaglio.

Il Consorzio apprese solo 20 giorni più tardi cosa era accaduto all’interno della sua proprietà e sporse denuncia ai carabinieri. Il caso sollevò le proteste delle associazioni animaliste Legambiente, Leal, Lega Antivivisezione, Animaliamo, Enpa, Lega del Cane, Animal Liberation e Iene Vegane, costituitesi parte civile in giudizio.

D.G. venne licenziato e, insieme al lavoro, perse anche la casa, visto che l’addetto abitava negli alloggi di servizio messi a disposizione per i lavoratori del Burana.

E ieri, davanti al giudice Rita Baldelli, il 62enne ha chiesto e ottenuto il patteggiamento della pena di 6 mesi e 10 giorni, alla quale si aggiungono le spese processuali delle parti civili.

Il processo ora proseguirà con un altro giudice per il presunto complice.

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