Comacchio
22 Ottobre 2020
Silvia Zamboni sollecita la giunta regionale ad attivarsi: “Si tratta di un habitat unico al mondo”

Da Europa Verde interrogazione per l’istituzione del Parco Nazionale Delta del Po

di Redazione | 2 min

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Per tutelare la risalita del pesce novello nei corsi d’acqua, la Regione Emilia-Romagna ha istituito il divieto temporaneo di pesca sportiva e ricreativa, con qualsiasi attrezzo, dalle ore 20 di domenica 31 marzo fino alle 21 di venerdì 31 maggio 2024, con chiusura totale per l'intera giornata in ciascuna data

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Il gruppo Europa Verde ha depositato un’interrogazione per chiedere alla giunta regionale quali azioni intenda mettere in campo per valorizzare un habitat unico al mondo quale è il territorio regionale compreso nel Parco del Delta e se al tal fine intenda riavviare al più presto il dialogo con la Regione Veneto per avviare finalmente la realizzazione del Parco Unico del Delta del Po.

L’area del Delta del Po rappresenta l’ambiente umido più importante d’Italia e tra i più rilevanti d’Europa: si caratterizza infatti per paesaggi unici, l’estensione di canneti e valli d’acqua, l’abbondanza e varietà della fauna e più in generale per la ricchezza di biodiversità. Non a caso quest’area è entrata a pieno diritto nella Rete delle riserve ‘Uomo e Biosfera’ MaB Unesco.

Amministrativamente l’area MaB del Delta del Po comprende territori sia del Veneto sia dell’Emilia-Romagna per una superficie complessiva che riguarda poco meno di 140.000 ettari, il 40% circa dei quali in Emilia-Romagna.

Con una legge regionale, nel 1988 la Regione Emilia-Romagna ha istituito il Parco Naturale Regionale del Delta del Po, mentre la Regione Veneto ha fatto lo stesso, per il proprio territorio, nel 1997. Dopo un lungo iter di confronto con la Regione Veneto e lo Stato, si è giunti alla modifica apportata nel 2017 alla legge nazionale 394/91, che prevede l’istituzione “d’intesa con le regioni Veneto ed Emilia-Romagna” del Parco del Delta del Po, comprendente le aree dei due precedenti parchi regionali.

“La gestione unitaria di questo territorio, col dovuto coinvolgimento delle comunità e delle Istituzioni locali – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’assemblea legislativa – consentirebbe un approccio uniforme e una progettualità coordinata e di più ampio respiro, oltre a potere contare su maggiori risorse economiche ed umane, necessarie ad un presidio puntuale ed efficace di un habitat unico al mondo. Mi aspetto quindi che la giunta e l’assessorato competente, d’intesa con la Regione Veneto, si attivino per compiere ogni atto formale necessario per giungere al più presto alla istituzione del Parco Unico del Delta del Po”.

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