Politica
16 Ottobre 2020
Il sindaco cita solo alcuni dati e si mostra ottimista: “Ad agosto confermato un trend crescente post–Covid”

Turismo. Ferrara ha perso oltre il 60% delle presenze

di Redazione | 3 min

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Il sindaco Alan Fabbri parla di un “sostanziale pareggio registrato ad agosto sui pernottamenti dei turisti italiani, unito al trend crescente degli arrivi turistici post lockdown”, per assicurare ai ferraresi che “nella generale difficoltà di un anno funestato dall’emergenza e dalla crisi innescate dal Covid”, si tratta di dati che “dicono di un lavoro di promozione della nostra città che ha dato i suoi frutti”.

Il sindaco leghista in una nota si dimostra rasserenato anche dal fatto che “in base alle statistiche è di solo l’1,9% la riduzione del numero dei pernottamenti di italiani ad agosto 2020 rispetto ad agosto 2019. Inoltre i turisti italiani sono passati dal -90,9 di maggio a -13,5 di agosto, con una costante riduzione del calo, che è passata attraverso il -47,5% di giugno e -16,8% di luglio”.

Le statistiche cui accenna il primo cittadino sono quelle dell’Osservatorio della Regione Emilia-Romagna sulla presenza turistica in città. Il problema è che Fabbri elenca solo una minima parte dei dati.

Dati che vedono Ferrara precipitare in termini di presenze e pernottamenti rispetto all’anno precedente e anche rispetto a buona parte delle consorelle regionali.

Vediamo quindi i dati complessivi che riguardano il capoluogo. Da gennaio ad agosto a Ferrara si son registrati 55.112 turisti italiani (variazione del -50,8% rispetto al periodo dell’anno precedente), 11.863 stranieri (-79%), per un totale di 66.975 presenze, vale a dire un -60,3%.

Non c’è da sorridere nemmeno per quanto riguarda i pernottamenti: gli italiani sono stati 112.917 (-43,3%), gli stranieri 27.933 (-74,2) per un totale di 140.850 (-54,2).

Peggio di noi han fatto Piacenza (-61,1 di turisti e -47,9 di pernottamenti), Modena (-60,7 e -55,1), Reggio Emilia (-62,9 e -59,6), Bologna (-64,8 1 e -60,1). Hanno risentito meno invece della crisi Covid Ravenna (-42,1 e -40,4), Rimini (-50,1 e -48,8), Forlì-Cesena (-52,9 e -45,9) e Parma (-57,4 e -54,7).

Mail sindaco sembra non essersene accorto, e allora sempre via nota stampa, celebra il progetto Ferrara Rinasce, “che ci ha consentito di lavorare alla ripartenza, in tutti i settori, dimostra la sua efficacia. E anche a settembre – se si considerano i dati di vendita della MyFe card, la nostra card turistica – i dati sono incoraggianti, tanto da segnare addirittura un +49 per cento”.

Poi Fabbri afferma che “la ricca offerta di eventi, le diverse mostre che abbiamo tenuto aperto anche ad agosto, l’effetto trainante di ‘Un artista chiamato Banksy’ a palazzo dei Diamanti, la riapertura di spazi storici, i tanti artisti ospitati, la conferma di appuntamenti tradizionali, ripensati alla luce delle nuove disposizioni, hanno contribuito a mantenere alta l’attrattività di Ferrara e a creare occasioni per richiamare pubblico e visitatori, soprattutto dall’Italia (per gli arrivi da oltreconfine vanno considerate le difficoltà degli spostamenti dall’estero e la riduzione, nei mesi passati, dei voli e dell’operatività di molti scali)”.

“Siamo consapevoli – conclude il sindaco – che ci sia ancora tanto lavoro da fare, e i contenuti del nuovo Dpcm impongono nuovi limiti che inevitabilmente frenano la promozione turistica, ma accogliamo la sfida di riprogettare il calendario di iniziative e di garantire occasioni per vivere la città, in sicurezza”.

Qui sotto, a beneficio dei lettori, riportiamo per intero la tabella dei dati.

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