Argenta
29 Settembre 2020
Un Tir si è ribaltato sulla Statale 16 e ha perso il carico di granaglie al mattino. Nel pomeriggio violento frontale sulla Sp10

Doppio incidente nell’Argentano

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Argenta. Ha perso il suo carico di granaglie in sacchi nel fossato che costeggia la Statale 16, tra Boccaleone e Consandolo. E l’autista di quel camion, che viaggiava in direzione Ferrara, carambolato nella scarpata, è uscito a fatica dall’abitacolo, anche con l’aiuto dei vigili del fuoco di Portomaggiore, allertati per mettere in sicurezza il Tir, l’asfalto, la viabilità e la banchina stradale che ha ceduto sotto il peso dell’autotreno. Si tratta dell’ultimo di una infinita serie di sinistri che avvengono in quel tratto della SS16, all’altezza della tristemente nota “Curva del Metano”.

Nella fattispecie a farne le spese è stato un uomo di 45 anni, romagnolo. Era al volante di motrice con rimorchio che, dopo una improvvisa sbandata, la cui dinamica è al vaglio dei carabinieri, sono finiti di sotto la sopraelevata, ribaltandosi ruote all’aria. Trasportavano circa 250 quintali di prodotti agricoli, lavorati e confezionati, pronti per le industrie alimentari. Il fuoristrada è datato lunedì 28 settembre, in mattinata. Ma le operazioni di recupero del materiale si sono protratte sino a tarda serata, anche se il mezzo non era stato ancora risollevato e rimesso in strada. Il conducente avrebbe riportato ferite di media gravità. E, stando a quanto riferito dai primi soccorritori, non pareva in pericolo di vita. Coinvolta anche una seconda persona, con lui nella cabina di pilotaggio: un giovane che si sarebbe invece procurato solo lievi contusioni.

Traffico al rallenty per molto tempo. Il caso è stato rilevato dai militari dell’Arma. Che ora indagano anche sulle cause del violento frontale che si è verificato sempre lunedì, ma stavolta a pomeriggio inoltrato, sulla SP10, la provinciale, meglio conosciuta in quel percorso, poco illuminato, che collega Filo con Longastrino, col nome di via Maria Margotti. Il luogo dello schianto si trova all’altezza della tenuta “Garusolina”.

Coinvolte due auto: una Opel Micra con al volante una donna di 41 anni; ed una Alfa Romeo Mito alla cui guida sedeva un uomo, più giovane, ma anch’esso della zona. La seconda vettura dopo l’impatto sarebbe rimasta in carreggiata, mentre la prima è finita nella sottostante scarpata, profonda una decina di metri. Nulla di grave, ma a lei poteva andare davvero peggio; mentre lui se l’è cavata con molto meno. Entrambi sono stati comunque trasportati in ospedale a bordo di due distinte ambulanze del 118.

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