Si apre una nuova fase, storica, per la vicenda del complesso dell’auditorium del conservatorio Frescobaldi, chiuso al pubblico da quarant’anni per motivi legati alla sicurezza e alla presenza di fibre d’amianto nell’intonaco. È infatti del 10 settembre la pubblicazione del Ministero dell’università con la quale è stata approvata la graduatoria che assegna al conservatorio ferrarese un finanziamento di 2 milioni di euro, finalizzato alla realizzazione del progetto esecutivo di restauro dell’auditorium.
La pubblicazione rende possibile l’accesso a un mutuo di due milioni, da parte del conservatorio Frescobaldi, che ora avrà trenta giorni per accettare il finanziamento.
Per il direttore Fernando Scafati, insieme al presidente Maria Luisa Vaccari, grande è la soddisfazione. “E’ per noi un momento di grande felicità e orgoglio – commenta il direttore Scafati – poiché si tratta di una partita lunga e complessa, avviata grazie all’impegno del precedente presidente del conservatorio nel triennio 2016-19, Francesco Colaiacovo, e dell’architetto Rup del Conservatorio, Clara Coppini”.
Soddisfazione anche sui numeri. “Il nostro progetto di restauro è risultato valido anche per il Ministero dell’Università, poiché – aggiunge Scafati – su una lista di 20 beneficiari, il conservatorio di Ferrara è terzo in graduatoria”. Per presidente e direttore si tratta di “una fase storica per il conservatorio e per la collettività. Finalmente, dopo un lungo percorso, possiamo avviare le pratiche per questo importante intervento, che andrà a beneficio di tutta la città. Sarà necessario del tempo per vedere l’opera realizzata, ma finalmente potrà iniziare la fase che restituirà a Ferrara uno spazio che da anni attende di essere riaperto al pubblico”.
Il conservatorio aveva partecipato al bando di finanziamento tramite mutuo, il 6 aprile 2018, per interventi per l’edilizia delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica Afam per la ristrutturazione dell’auditorium. L’erogazione del mutuo, della durata di 26 anni, era previsto proprio per il 2020, e il piano economico per la ristrutturazione dell’auditorium era di 2 milioni di euro. A breve saranno avviate le pratiche del consiglio di amministrazione di accettazione del finanziamento e potranno iniziare le conseguenti procedure.
L’auditorium fu progettato e realizzato dall’ingegnere Carlo Savonuzzi, nella seconda metà degli anni Trenta del secolo scorso. Il conservatorio, come il resto del quadrivio novecentista ferrarese, faceva parte del piano di riorganizzazione urbanistica della zona. È solo di qualche anno fa – nel 2016, durante i lavori di bonifica dall’amianto e alla riapertura del luogo – la scoperta di una serie di affreschi di varie epoche e stili, raffiguranti numeri, scudi araldici e un cielo stellato, che hanno riportato alla luce il vecchio utilizzo del complesso: quello di sala di degenza per uomini dell’antico arcispedale Sant’Anna di Ferrara.
Possibilità future di utilizzo? Da anni l’auditorium è oggetto di studi e ragionamenti in merito al suo recupero. La possibilità, in futuro, è di restituire attraverso i lavori di restauro una sala da concerti, con un palcoscenico, spazi per gli esecutori, per la direzione e la gestione, ma anche una sala utilizzabile per la collettività.
Gioisce l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli: “Il finanziamento ottenuto dal Frescobaldi per il restauro dell’auditorium è una grande notizia. L’intervento consentirà di riaprire al pubblico uno spazio di pregio, che sarà così restituito alla città. Il conservatorio è parte integrante dell’offerta di Ferrara e, con la Fondazione Teatro Comunale e l’Associazione Ferrara Musica, costituisce un elemento fondamentale nella promozione del nostro immenso patrimonio culturale. Patrimonio culturale che – con la direzione artistica che vogliamo imprimere – intendiamo promuovere a livello nazionale e internazionale”.
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