Cronaca
5 Settembre 2020
Per il gip di Bologna Gianluca Soffritti era estraneo al buco di 40 milioni di euro

Crac Monti Ascensori, prosciolto il commercialista ferrarese

di Redazione | 2 min

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Per il gip del tribunale di Bologna Sandro Pecorella, il commercialista ferrarese Gianluca Soffritti era del tutto estraneo al buco di 40 milioni di euro che nel 2011 affossò il colosso Monti Acensori, azienda di Granarolo (in provincia di Bologna) .

Soffritti era finito coinvolto nel crac assieme ad altri ferraresi, per la precisione i due ex vertici della Coop Costruttori di Agenta, Giovanni Donigaglia e Renzo Ricci Maccarini

Dal crac della Coopcostruttori a quello del colosso degli ascensori. Giovanni Donigaglia e Renzo Ricci Maccarini – ex dirigenti della coop argentana – sono indagati anche per il fallimento della Monti Acensori, azienda di Granarolo (in provincia di Bologna) chiusa nel 2011 con un buco di 40 milioni di euro.

Con loro c’erano altri 31 indagati, tra cui il socio di maggioranza Patrizio Colombarini, il ‘perno’ su cui hanno indagato procura e Fiamme Gialle di Bologna. I reati ipotizzati a vario titolo erano bancarotta, aggiotaggio, riciclaggio, falsi in atti privati, reati tributari ad evasione fiscale.

Donigaglia (che gestiva la SiEleva di Ragusa, consociata di Monti Ascensori) era uscito già prima del termine delle indagini dal registro della procura, mentre Renzo Ricci Maccarini aveva patteggiato l’anno scorso.

L’altro ferrarese ancora sub judice era appunto Soffritti, consigliere di sorveglianza della società, prosciolto con formula piena per non aver commesso il fatto.

Soddisfazione per l’esito dell’udienza arriva dal suo avvocato Vittorio Manes: “il giudice ha riconosciuto che la condotta del mio assistito è stata pienamente lecita e lo ha confermato con la formula piena del proscioglimento”.

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