Spal
31 Luglio 2020
Al momento non si sa chi sia stato a lasciare il messaggio, oltre che la testa di un maiale. Nel mirino le prestazioni indecorose degli uomini di Di Biagio. Indaga la Digos

Spal, striscione intimidatorio in via Copparo: “Via i porci da Ferrara”

di Redazione | 2 min

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(foto tratta da Facebook)

di Davide Soattin

“Via i porci da Ferrara”. All’indomani dell’ennesima imbarazzante sconfitta contro il Verona, è questo il messaggio anonimo che è comparso, insieme a una testa di maiale, su uno striscione esposto appositamente davanti al centro sportivo di via Copparo per contestare la Spal e un finale di stagione tutt’altro che entusiasmante.

Tra i primi ad accorgersene e denunciare il fatto è stata la presidentessa del Centro Coordinamento Spal Club, Valentina Ferozzi: “Le proteste si possono anche fare ma c’è modo e modo. Non so chi sia stato a mettere lo striscione, ma credo che mettere la testa decapitata di un povero suino sia di cattivo gusto e di sicuro non fa onore alla nostra tifoseria, che merita di meglio per come si è sempre comportata”.

Al momento, l’atto intimidatorio non sembra essere in nessun modo riconducibile ai gruppi organizzati della Curva Ovest, che tra l’altro, oltre a firmare sempre i loro striscioni, quest’anno non hanno mai fatto mancare il loro supporto, applaudendo la squadra anche durante le tante difficoltà, fatta eccezione per il confronto civile dei giorni scorsi, quanto al gesto di individui isolati e ancora sconosciuti, che nel peggiore dei modi possibili hanno voluto lanciare un segnale di avvertimento deciso alla squadra.

In questo senso infatti, a scanso di equivoci, i diretti destinatari del messaggio non possono che essere gli uomini allenati da Gigi Di Biagio per tutta la serie di prestazioni deludenti, prive di dignità e orgoglio con cui hanno affrontato e mestamente ottenuto la retrocessione in Serie B al termine del campionato, e non la famiglia Colombarini o il presidente Mattioli, come qualcuno aveva pensato nelle discussioni social, che ora dovranno rimboccarsi le maniche per ricompattare l’ambiente, riportare l’entusiasmo e la Serie A di nuovo a Ferrara.

Sull’episodio sta indagando la Digos della Questura, che ha già aperto un fascicolo in procura. Le prime verifiche effettuate riguardano la presenza di telecamere di sorveglianza nell’area che potrebbero fornire qualche indizio utile alle indagini.

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