Spal
12 Luglio 2020
Il direttivo del tifo biancazzurro faccia a faccia con la squadra: "Normale che ci sia amarezza, ci hanno chiesto di dare qualcosa in più. A Genova proveremo a vincerla in tutti i modi"

La Ovest incontra la Spal. Di Biagio: “Dobbiamo parlare poco, ascoltare e fare di più”

di Redazione | 3 min

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Lo striscione della Ovest in via Copparo

di Davide Soattin

Un duro e deciso faccia a faccia con parte del direttivo della Curva Ovest, durato giusto il tempo di chiedere alla squadra di uscire gli attributi e di impegnarsi ad “affrontare la situazione con dignità e rispetto nei confronti della tifoseria”, ha accolto la Spal di Gigi Di Biagio in via Copparo nella prima mattinata di sabato, pochissimi minuti prima della rifinitura pre-Genoa.

Un colloquio dai toni non propriamente amichevoli, a cui ha fatto seguito anche un eloquente striscione posto proprio davanti alla sede, da cui lo stesso allenatore biancazzurro è voluto partire per presentare la sfida agli uomini di Nicola: “Normale che ci sia tanta amarezza, in primis da parte nostra e soprattutto dei tifosi. Hanno chiesto di dare qualcosa in più rispetto alle ultime gare, ci hanno dimostrato attaccamento verso quello che sta succedendo. Un incontro legittimo, cordiale e civile che non mi è dispiaciuto affatto perché avere un rapporto più ravvicinato non fa male a nessuno. Nel complesso, non è stato nulla di eclatante. Dobbiamo parlare poco e ascoltare, correre tanto e mettere in campo quel qualcosa in più che non si è visto nelle ultime gare”.

Successivamente, Di Biagio ha spostato la propria attenzione sulla prossima sfida che attende la sua squadra, analizzando i valori e le insidie dell’avversario di giornata: “Mi aspetto un Genoa che proverà a vincere e concretizzare le occasioni che gli capiteranno. Stiamo parlando di una squadra in difficoltà come noi, che cercherà i tre punti e dovremo essere bravi a contrattaccare. Anche se penso che ora conti di più la forza mentale che le certezze di tipo tecnico e tattico, a maggior ragione se si guarda la frequenza con cui si gioca. Ognuno di noi deve pensare che quando non ce la farà più, avrà ancora un quarto d’ora da dare. Passerà tutto dalla testa. Dobbiamo ritrovare le certezze facendo compattezza dentro al campo per aiutarci a vicenda, uscendo a testa alta sapendo di essere stati squadra, seppur magari non siamo riusciti a portare a casa i tre punti. L’obiettivo oggi è questo. A Genova proveremo a vincerla in tutti i modi, con la tenacia da squadra compatta che ci servirà in ogni reparto”.

E poi ha aggiunto: “Per quanto riguarda i giocatori che schiererò potremo aspettarci delle variazioni inevitabili. Sono passate 36 ore dalla gara con l’Udinese e gli allenamenti che facciamo sono prevalentemente di recupero. La speranza è che qualcuno già da domattina stia meglio e mi aiuti a sciogliere quei dubbi che ho. Reca e DiFra? Il primo potrebbe essere della partita domani sin dal primo minuto, mentre il secondo sta meglio e potrebbe entrare negli ultimi minuti se dovessi averne necessità. Sul piano del modulo invece non cambia molto che si giochi col 4-4-2 o col 4-3-3 perché fondamentale sarà riuscire a dare supporto a Petagna con più giocatori possibili. Dovremo avvicinarci di più all’area di rigore per creare occasioni da gol”.

L’allenatore si è infine soffermato ad analizzare gli obiettivi e gli stimoli con cui la Spal affronterà le ultime partite che la dividono dalla fine del campionato, cercando di alimentare una fiammella di speranza nella salvezza ormai definitivamente spenta dopo il ko interno nell’ultima gara: “Non guardo alle ultime posizioni, ma a qualcosa in più. Oggi parlare di riprendere il Lecce è pura utopia, ma domani abbiamo una partita che in caso di vittoria ci potrebbe avvicinare al terzultimo posto. Oggi l’obiettivo numero uno è fare bene e scalare una posizione per volta. A nessuno piace essere ultimi e noi lo siamo da inizio campionato. Dobbiamo avere il coraggio e la convinzione di fare qualcosa in più”.

Probabile formazione Spal (4-4-2): Letica; Cionek, Vicari, Salamon, Reca; D’Alessandro, Valdifiori, Dabo, Strefezza; Petagna, Cerri. All.: Luigi Di Biagio.

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