Politica
16 Luglio 2020
Indagata per omicidio colposo insieme al titolare dell'agriturismo: "Atto dovuto, piena fiducia e collaborazione con gli inquirenti". Venerdì parteciperà al conferimento dell'incarico per l'autopsia

Bimbo annegato, parla la madre: “È bastato un attimo”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Detenuta violentata. Zonari: “Lo Stato ha fallito. E chi sminuisce la violenza è parte di quel fallimento”

"Quanto accaduto alla donna transgender detenuta nel carcere dell’Arginone è di una gravità inaudita". Anna Zonari, consigliera de La Comune di Ferrara, interviene su ciò che è accaduto dalla casa circondariale Costantino Satta di Ferrara. A rendere poi questa vicenda "ancora più insopportabile" sono poi arrivate "le parole pronunciate dall’ex direttrice del carcere, Nicoletta Toscani, che ha ricoperto l’incarico all’Arginone dal 2019 fino al luglio 2024"

Violenza alla donna trans. Cucchi interroga Nordio

Dopo la violenza subita dalla detenuta trans il 24 giugno Ilaria Cucchi, che il 30 giugno ha fatto un'ispezione a sorpresa alla casa circondariale Costantino Satta di Ferrara, ha presentato un'interrogazione al ministro della giustizia Carlo Nordio

Gaza. Il boicottaggio come resistenza non violenta

Il boicottaggio dei prodotti di Israele, messo in atto con grande atto di coraggio dalla più grande catena di distribuzione commerciale italiana, la Coop, è un antica pratica di resistenza civile non violenta

Concerti. “Serve programmazione seria e partecipata”

«Basta con la finta contrapposizione tra chi vuole una città viva e chi sogna il silenzio: il vero problema è come si costruisce una politica culturale degna di questo nome». Tommaso Lanzoni, co-portavoce di Coalizione Civica per Ferrara, presenta il documento con cui la formazione civica prende posizione sul tema della cultura e dei grandi eventi musicali in città

Chiappini (Pd): “Quali progetti di Asp per Amanda Guidi?”

La scorsa settimana ha provato a togliere il braccialetto elettronico per poi aggredire i carabinieri intervenuti dicendogli di voler tornare in carcere. Ora la consigliera comunale del Pd Anna Chiappini chiede, con un'interrogazione, di sapere "quale sia stato nel caso in questione il progetto di assistenza e recupero  pensato"

Mesola. “Basta un attimo che perdi di vista tuo figlio e lo trovi morto”. È comprensibilmente schioccata e affranta da un dolore incommensurabile, se mai si possa lontanamente immaginare un lutto del genere, la mamma del piccolo Maximiliano Grandi, annegato domenica pomeriggio nella piscina dell’agriturismo Ca’ Laura di Bosco Mesola.

La madre Veronica Romanelli, indagata per omicidio colposo insieme al titolare dell’agriturismo Gabriele Mantovani, è chiusa nel cordoglio più profondo ma nonostante l’infinito dolore si dice “a totale disposizione degli inquirenti” ai quali affida “piena fiducia e collaborazione” con la consapevolezza che l’indagine a suo carico sia un “atto dovuto” per fare chiarezza sulla morte di suo figlio di 4 anni e mezzo, trovato sul fondo della piscina per gli adulti ormai esanime.

Accompagnata dall’avvocato Gianni Ricciuti, assisterà personalmente al conferimento dell’incarico al medico legale per l’autopsia, fissato dal pm Stefano Longhi nella giornata di venerdì 17 luglio. Un esame fondamentale per chiarire le cause del decesso, anche se tutto fa presupporre un annegamento legato a una congestione. Il bimbo aveva infatti mangiato da poco un gelato, poi rigettato durante la procedura di rianimazione, effettuata immediatamente nel disperato tentativo di salvargli la vita, rivelatosi vano.

Un attimo di svista, un vuoto fatale di alcuni minuti, bastato al piccolo Maximiliano per finire – ancora da chiarire se a causa di una caduta accidentale, di un improvviso malore o di un tuffo volontario – nella vasca più grande, profonda al massimo un metro e trenta, dell’agriturismo di via Cristina, sottoposto a sequestro e gestito dal titolare Mantovani insieme alla moglie. Il nome del proprietario, assistito dall’avvocato Mirca Ferrari, è iscritto nel registro degli indagati per verificare le questioni legate a permessi, salvataggio e misure di sicurezza della struttura.

Il padre Erik non è indagato perché non era presente al momento dell’incidente, ma è accorso sul posto appena gli è arrivata la notizia più tragica di tutte e si è comunque rivolto all’avvocato Gianluigi Pieraccini. La famiglia risiede a Migliarino e tutta la comunità è sconvolta da questo dramma che ha strappato la vita al piccolo Maximiliano.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com