Mesola
15 Luglio 2020
Aperto un fascicolo per omicidio colposo. Venerdì il conferimento dell’incarico per l’autopsia

Bimbo annegato, indagati la madre e il titolare dell’agriturismo

di Redazione | 2 min

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Mesola. Ci sono due nomi iscritti nel registro degli indagati per la morte del piccolo Maximiliano Grandi di Migliarino, annegato domenica pomeriggio nella piscina dell’agriturismo Ca’ Laura di Bosco Mesola.

L’indagine per omicidio colposo è a carico della madre Veronica Romanelli, che aveva trascorso la giornata in piscina con il figlio di 4 anni e mezzo fino alla drammatica tragedia, e del titolare dell’agriturismo Gabriele Mantovani per questioni legate a permessi, salvataggio e misure di sicurezza.

Le notifiche sono state inviate nella giornata di martedì 14 luglio alla mamma del piccolo, che ovviamente figura anche come parte lesa, e al titolare della struttura, assisto dall’avvocato Mirca Ferrari, che gestisce l’agriturismo insieme alla moglie.

Atti considerati dovuti per far luce su questa tragedia inenarrabile e per ricostruire il buco temporale di vari minuti che ha preceduto l’incidente fatale. Nessuno pare che lo abbia visto entrare nella piscina per gli adulti, è stato visto verso le 16.30 sul fondo della vasca più grande, quando ormai era troppo tardi.

A trovare il bimbo è stata una coppia che lo ha immediatamente tirato fuori dall’acqua. È intervenuto il bagnino per la procedura di rianimazione, seguita dal 118 in diretta al telefono. Durante la pratica rianimatoria, Maximiliano ha rigettato il gelato che aveva mangiato poco prima, ma il suo piccolo cuore non ha ripreso a battere. Non c’è stato più nulla da fare e la disperazione si è abbattuta come una scure nera e impietosa.

Nessuno tra le quindici persone presenti avrebbe assistito alla scena, la maggior parte dei clienti però erano già andati via e non sono stati identificati. Se qualcuno c’era e ha visto qualcosa di importante, è invitato a contattare i carabinieri di Mesola che stanno seguendo le indagini.

Venerdì mattina il pm Stefano Longhi – che ha già eseguito un sopralluogo nell’agriturismo di via Cristina, sottoposto a sequestro penale – disporrà il conferimento dell’incarico per eseguire l’autopsia sul corpicino del piccolo Maximiliano e chiarire le cause della morte più tragica di tutte.

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