Ostellato
11 Luglio 2020
La prima cittadina cerca di spegnere il fuoco delle polemiche sul futuro dei servizi territoriali per l'infanzia

La sindaca Rossi: “Il nido di Ostellato non chiuderà”

di Redazione | 3 min

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Ostellato. “Il nido non chiuderà e il servizio sarà riorganizzato. Aumenteranno i posti disponibili da 14 dello scorso anno a 29. Il comune di Ostellato con apposito bando e grazie anche al contributo della Regione sarà in grado di rimborsare le spese per la retta del nido al 100% e per i prossimi 4 anni”. Lo afferma la sindaca di Ostellato Elena Rossi in un intervento che intende far sopire le polemiche nate proprio per via della riorganizzazione del servizio, che hanno portato anche alla formazione di un comitato di cittadini.

“La scelta delle Amministrazioni comunali di Ostellato e Fiscaglia di procedere con lo scioglimento della struttura consortile che vedeva come soci i due comuni si è resa necessaria, sia per motivi giuridici che organizzativi – afferma Rossi -. Essa non è legata a giudizi sulla competenza e professionalità del personale educativo. Purtroppo però, ormai da più di un decennio, dobbiamo fare i conti con difficoltà sempre maggiori riguardo alla gestione del servizio causati dall’impossibilità di assumere personale e dalle difficoltà enormi a reperire le eventuali sostituzioni. Se consideriamo, poi, il tema della denatalità e del trend demografico, che affligge la società contemporanea, si può ben comprendere come diventi quasi impossibile una gestione interna dei servizi”.

“Siamo ben consapevoli del valore che rivestono i servizi alla comunità gestiti internamente dai Comuni – chiarisce la sindaca -, ma tale consapevolezza va di pari passo con la certezza di poter erogare servizi efficaci ed efficienti che incontrino i bisogni dell’utenza. Nonostante tali difficoltà il servizio sarà internalizzato dal comune di Ostellato e le due amministrazioni garantiranno una gestione associata del nido attraverso una convenzione che per il momento ha un orizzonte temporale di un paio d’anni, in attesa di esplorare i futuri scenari demografici. Parallelamente, per quanto riguarda Ostellato, sarà attivata una convenzione con la scuola paritaria di Dogato che potrà ospitare la sezione lattanti”.

“L’attuale gestione del nido arcobaleno, con 4 educatrici a disposizione, avrebbe potuto garantire soltanto l’accoglienza di 14 bambini (così come effettivamente avverrà) e non avrebbe consentito l’ingresso di 5 lattanti, da qui la necessità della convenzione con la paritaria per poter garantire ancora tale servizio”, spiega ancora Rossi.

Secondo quanto riporta ancora la sindaca ostellatese l’edificio che attualmente ospita il nido 0/6 continuerà a ospitare la sezione 12/36 e la scuola dell’infanzia statale garantendo continuità all’attuale assetto. “Grazie ai contributi della Regione e a quelli erogati dall’Amministrazione di Ostellato le famiglie potranno usufruire gratuitamente del servizio educativo per i prossimi 4 anni – rimarca Rossi -. Il comune di Ostellato nel 2019 ha affrontato una spesa netta di 616.582 euro per i servizi educativi sul territorio comunale di cui 192.840 per la gestione consorziata nido-materna, una spesa che incide per circa il 14% sul bilancio comunale parte corrente. Ciò a dimostrazione che L’amministrazione considera fondamentale investire risorse nelle giovani generazioni e nella loro formazione”.

La sindaca tocca, infine, anche della “questione, tutta italiana, del ruolo delle scuole paritarie nel sistema educativo nazionale” e del suo impatto quantitativamente rilevante sul sistema educativo italiano e afferma che “se si uscisse dalla dicotomia scuola pubblica versus paritaria, queste risorse potrebbero essere mobilitate per supportare il sistema educativo nazionale. Investire nella scuola non dovrebbe implicare un gioco a somma zero. Investire in una scuola pubblica e di tutti è una questione di opportunità”.

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