Attualità
5 Giugno 2020
Formazione, test sierologici, sanificazione di scarpe, locali, giochi e brandine. Comune e cooperative: "Servizio sicuro e di qualità". Arrivate 895 domande di iscrizione

Centri estivi, si riparte il 15 giugno tra igienizzazione e socialità

di Redazione | 5 min

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Lunedì 8 giugno si parte con la formazione a insegnanti, operatori e famiglie, per martedì 9 giugno sono in programma i test sierologici al personale su base volontaria, dal 10 si comincia l’allestimento degli spazi delle scuole e da lunedì 15 giugno via libera alle attività con i bambini. Tutto nel rispetto dei protocolli sanitari e della sicurezza. Questo, in sintesi, il cronoprogramma per i centri estivi comunali di Ferrara.

Partiamo dall’aspetto più importante: la sicurezza. Il triage all’accoglienza prevede che i bambini vengano lasciati dai genitori al punto di accesso e che ognuno di loro si sottoponga a sanificazione scarpe, misurazione della temperatura, lavaggio mani. Durante le attività particolare attenzione sarà posta al lavaggio mani o in alternativa all’uso di gel appositi.

La sanificazione degli ambienti è prevista due volte al giorno. A seconda della tipologia dei locali potranno essere utilizzati sistemi di refrigerazione (solo se sterilizzati), ma non con ricircolo d’aria. Il pranzo verrà organizzato in spazi separati, garantendo il mantenimento di una distanza tra i bambini, e la ventilazione costante del locale adibito.

Per il riposo è previsto l’uso di brandine lavabili (settimanalmente) con il rispetto della distanza tra i lettini e l’uso di lenzuoli bianchi lavabili in struttura a 90° con varechina. I giochi saranno utilizzati, puliti e sanificati, come da indicazioni regionali.

In caso di presenza di sintomi è necessaria l’individuazione di una zona riservata di isolamento fino alla consegna ai genitori, l’utilizzo di un kit di sicurezza per l’operatore, e il rientro del soggetto (bambino o adulto) esclusivamente con certificato medico. L’uso della mascherina è obbligatorio per gli operatori che possono toglierla per ristoro se stanno mantenendo azione di vigilanza. Per ogni altro aspetto non specificato fanno fede le indicazioni regionali.

Il Comune di Ferrara ha messo a disposizione 150 posti al mese per i centri ricreativi infanzia dedicati alla fascia 3-6 anni, e 170 posti al mese per i centri ricreativi educativi rivolti alla fascia 6-14 con ulteriori posti aggiuntivi per disabili. Il numero di posti è quello massimo raggiungibile per l’anno in corso, in applicazione alle nuove disposizioni sanitarie, che hanno sensibilmente ridotto il rapporto numerico tra educatori e bambini (un educatore ogni cinque bambini nella fascia 3-5 anni, un educatore ogni sette bambini nella fascia 6-11 anni, un educatore ogni 10 nella fascia adolescenti), al fine di contenere e contrastare la diffusione del virus, prevedendo nei casi di fragilità anche il rapporto uno a uno.

Le domande di iscrizione pervenute all’Istituzione scolastica sono 895, così suddivise: Cri giugno 246, Cri luglio 222, Cre giugno 198, Cre luglio 229. Ai posti messi a disposizione dai centri estivi comunali si aggiungono le disponibilità delle realtà private e cooperative con le quali il Comune ha condiviso il progetto.

I plessi utilizzati per il centri estivi comunali sono: infanzia Salice, infanzia Neruda, infanzia Satellite, scuola primaria Manzoni, infanzia Aquilone, infanzia Le Margherite, scuola secondaria Cosmè Tura, scuola primaria Villanova, infanzia Ponte, infanzia Casa del Bambino, infanzia La Mongolfiera, scuola primaria Poledrelli, infanzia Pacinotti, infanzia Gobetti, scuola primaria Bruno Ciari, scuola primaria Mosti.

È il risultato del lavoro iniziato dal Tavolo Ferrara Rinasce che ha visto coinvolti, dopo la sottoscrizione di un protocollo il 13 maggio e attraverso un Comitato e un Tavolo operativo, il Comune di Ferrara, le cooperative afferenti a Legacoop e Confcooperative e i rappresentanti delle sigle sindacali di Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil, oltre alle cooperative sociali del Consorzio Res (che gestisce i centri estivi del comune in convenzione), Cidas, Il Germoglio, Le Pagine e Serena.

“Ripensare interamente un servizio storico e consolidato alla luce delle nuove esigenze è stata una sfida importante, raccolta con entusiasmo e responsabilità da tutti per far fronte alle necessità delle famiglie del territorio – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali Cristina Coletti -. Abbiamo dovuto mettere insieme due aspetti non semplici da conciliare: il bisogno di ricreare la socialità dei più piccoli dopo mesi di isolamento e l’esigenza di tutelare il lavoro delle tante educatrici ed educatori impiegati nelle attività. Per questo abbiamo ritenuto necessario partire con una prima settimana dedicata alla formazione di tutti i partecipanti, che fruiranno di un servizio diverso da quello che hanno sempre conosciuto. Già da sabato cominceranno i contatti con i genitori che verranno chiamati per calendarizzare appuntamenti e attività”.

Ferrara si conferma tra le prime città, a livello regionale, ad aver organizzato la ripresa di queste attività fondamentali e la prima ad aver formalizzato in fase di emergenza un patto di collaborazione tra pubblico e privato. Un passo importante verso la normalità a cui tutti ci auguriamo di arrivare al più presto” commenta il sindaco Alan Fabbri, con la speranza che “sia un primo passo verso una modalità di lavoro utilizzabile in altri campi. Abbiamo dimostrato di saper fare squadra, per dare risposte alle esigenze della città con servizi di qualità nonostante le tante difficoltà e le limitazioni con cui dobbiamo ancora fare i conti”.

Soddisfazione espressa anche dal mondo cooperativo. Per Chiara Bertelli (Legacoop Estense) “la collaborazione ha dato una risposta tempestiva e concreta al bisogno delle famiglie di avere in tempi rapidi servizi educativi e ricreativi per i propri figli, indispensabili in questa fase di ripartenza. Per genitori e bambini il ritorno alla normalità è, oggi, più vicino”.

Chiara Bertolasi (Confcooperative) sottolinea, invece, “il grande sforzo corale che ha reso evidente come le sinergie tra pubblico e privato sociale possono portare ad ottimi risultati anche in una fase di assoluta e inedita emergenza. Risultati che sono indispensabili per la realizzazione di attività ad alta valenza per la tenuta sociale della comunità”. “Siamo impazienti di tornare a dedicarci alla nostra missione di cura e sostegno alla crescita dei giovani di questa città” aggiunge Elias Becciu, presidente del Consorzio Res e responsabile del Settore Educativo di Cidas.

Infine il commento dei sindacati: “È un ottimo risultato – sostiene Luca Greco della Fp Cgil -. Test sierologici per il personale, misurazione della temperatura all’ingresso, esclusione del volontariato e riconoscimento della professionalità dei lavoratori sono elementi che migliorano le linee guida regionali per lavorare in sicurezza. È per questo che l’attività partirà solo dopo la necessaria e preventiva formazione. I centri estivi rappresentano un banco di prova importante anche per l’apertura dell’anno educativo 2020/21”.

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