Faccio il sovversivo 2.0
20 Maggio 2020

Facciamo Ecoscuola? No!

di Faccio | 3 min

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L’ennesima vertenza, l’ennesima lotta, sempre contro il profitto e contro il capitale

Che la classe operaia abbia una crisi esistenziale non lo dico io, è un dato di fatto. Basti pensare che per la vertenza del 2013, quando ancora i social non invadevano le nostre menti come adesso, una sera mi alzai da tavola per andare in una sede di partito a pochi passi da casa, presi la parola e dissi  che la nostra BERCO stava per affondare e che, secondo me, il pericolo di scontri sociali tra di noi era molto vicino

Avete mai provato?

Avete mai provato ad uscire di casa alle 22,00 e fare ritorno alle 6,00 della mattina dopo e non per fare serata, ma per andare al lavoro? Avete mai provato a partire di casa quando sta per cominciare un evento serale che vi interessa? Avete mai provato ad andare...

Noi siamo la Berco

Sono giorni molto intensi quelli che stiamo affrontando in fabbrica, il clima non è per niente buono e non si lavora affatto bene, anche se la speranza che tutto si sistemi è sempre tra di noi: stiamo uniti, non dobbiamo fare l’errore di dividerci, tutti insieme per un unico scopo, cioè salvare l’occupazione e riportare Berco dove era un tempo

Nella vita, quando pensi di avere visto tutto, tieni sempre un posticino per qualcosa che ti stupirà…

Iniziamo dal principio: la mozione “Facciamo Ecoscuola”, proposta dal M5S Copparo, viene approvata in data 30 dicembre 2019, non senza sterili polemiche da parte del Pd che, inspiegabilmente, opta per l’astensione.

Stavolta siamo contenti, siamo contenti che a Copparo ci sia stata finalmente intesa per il bene comune, non era per niente scontato visto che in tanti altri Comuni non è passata per mero orgoglio politico.

“Facciamo Ecoscuola” è un progetto che dà la possibilità all’Istituto Comprensivo di Copparo e di Riva del Po, uno dei più grandi della Provincia e con un territorio enorme da coprire, di usufruire di benefici fino a 20.000 euro.

Infatti, attraverso la restituzione di parte degli stipendi dei portavoce del MoVimento si possono utilizzare 3 milioni di euro per le scuole Italiane, mica brustoline…

Sembra una favola, i rappresentanti Cinquestelle donano parte del loro denaro senza divulgare niente, caspita, forse sul pianeta Marte capitano fatti del genere, sicuramente non in questa Italia fatta di politici che accaparrano per se e per le loro famiglie fino alla quinta generazione, che non si accontentano di star bene, vogliono di più, sempre di più.

Nella vita, quando pensi di avere visto tutto, tieni sempre un posticino per qualcosa che ti stupirà… in questo caso è l’amministrazione Comunale di Copparo…

Dicevamo?

Ah si, tutto bene, tutti d’accordo, gran bella cosa, bla bla ecc ecc…

Finché arriviamo ai nostri giorni, quelli in cui sulla piattaforma Rousseau si vota il progetto, per cui ci organizziamo e andiamo a votare in massa per sostenere attivamente il territorio.

C’è Codigoro, Comacchio e Ferrara, manca Copparo.

Ma come? Mozione approvata all’unanimità…

Manca Copparo, purtroppo manca Copparo, non possiamo votare il progetto, perché non c’è… perché non c’è?

La scuola non l’ha presentato in tempo?

No, il progetto manca perché la Giunta non ha comunicato all’Istituto la possibilità di accedere ai fondi, nonostante la mozione la impegnasse a farlo.

La colpa è del sindaco?

È stata l’assessora a non prendersi in carico questo passaggio, che per le sue deleghe le competeva?

Oppure un dipendente non ha fatto comunicazione ufficiale alla scuola?

Non lo sappiamo, ma siamo certi che il sindaco, l’assessora e la giunta tutta avrebbero dovuto controllare.

Quanto si è verificato per noi è un fatto molto grave: sbattimenti, competenza, correttezza, rispetto delle procedure, tutto giù per le scale di cantina.

Siamo amareggiati da questa amministrazione che con superficialità non si rende conto dei danni che provoca.

I 20.000 euro avrebbero potuto essere usati per i nostri ragazzi, ad esempio si sarebbero potuti rifare gli infissi della scuola secondario di Copparo, consentendo un risparmio energetico a lungo termine che sarebbe ricaduto su tutta la cittadinanza, dato che il riscaldamento delle scuole lo paghiamo noi.

Invece niente di tutto ciò: cercheranno di dire che non è colpa loro, cercheranno di far credere che erano al corrente della situazione, invece no, la verità è che una volta passata la mozione se ne sono fregati dei passaggi successivi.

Potranno avere assunto un portavoce, potranno andare tutti i giorni sul giornale, perché è questo che accade da un po’ di tempo a questa parte, lo avete notato? Ma mancano la competenza e la voglia di programmare il futuro: questo non è il cambiamento che cercavate, questo è solamente un ristagno paludoso.

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