Eventi e cultura
16 Maggio 2020
Un anno fa aveva diretto il concerto in omaggio al suo maestro Abbado. Per entrambi la musica era la "vera terapia"

Il teatro comunale saluta Ezio Bosso: “Ti ricordiamo col sorriso”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Tre interventi di restauro per restituire decoro ad altrettanti monumenti cittadini. È il pacchetto di opere avviato in questi giorni dal Comune di Ferrara, per una spesa complessiva di circa 100mila euro, per il recupero della statua e della fontana dell'acquedotto monumentale di piazza XXIV Maggio, del monumento a Garibaldi in viale Cavour e del monumento ai tre eroi risorgimentali ferraresi Succi, Malagutti e Parmeggiani, sulle mura di viale IV Novembre

(foto di Marco Caselli Nirmal/Associazione Ferrara Musica)

Il mondo della musica e della cultura in generale è in lutto per la scomparsa di Ezio Bosso, apprezzatissimo pianista, compositore e direttore d’orchestra, venuto a mancare nella notte all’età di 48 anni nella sua casa a Bologna. È stato il cancro a portare via il grande musicista, che da tempo soffriva di una malattia neurodegenerativa che l’aveva costretto su una sedia a rotelle, ma non gli aveva mai tolto la forza di combattere e di dedicare il suo corpo e la sua anima alla musica.

A piangere la sua scomparsa è anche il teatro Comunale di Ferrara che poco più di un anno fa l’aveva ospitato per il concerto “Grazie Claudio” nel quinto anniversario della scomparsa di Claudio Abbado. In quell’occasione, il maestro Bosso aveva vissuto l’evento come “se Abbado fosse presente per divertirsi con noi, per celebrare la vita e non per commemorare la dipartita”. Un messaggio che, a un anno e mezzo di distanza, suona come un lascito testamentario. La vita vince sulla morte, la passione sul dolore.

Un talento dal cuore d’oro che aveva indissolubilmente legato la sua strada a quella del maestro ferrarese Abbado. Prima l’esperienza da contrabbassista nella Chamber Orchestra of Europe (da lui diretta), poi la nascita di una vera amicizia basata sull’amore viscerale per la musica che “salva la vita”, per usare le parole di Abbado, ed è “una fortuna e rappresenta la vera terapia” secondo Bosso.

È stata una conseguenza naturale che dopo la morte di Abbado, Ezio abbia deciso di farsi testimonial dell’associazione Mozart14 per portare avanti l’eredità della sua ultima creatura in ambito sociale, allo scopo di diffondere la musica nei luoghi di sofferenza come carceri e ospedali. “La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare e ascoltarci l’un l’altro” è l’insegnamento di Bosso che l’associazione bolognese, vestita a lutto, porterà sempre nel cuore.

Nel cuore di Ferrara Musica batte il ricordo delle prove aperte al pubblico, rivolte in particolare ai più giovani, che si sono svolte al teatro Comunale di Ferrara il 17 e 18 gennaio 2019, nell’ambito delle iniziative promosse da Fondazione Teatro Comunale, Ferrara Musica e associazione Mozart 14 per ricordare il grande Abbado a cinque anni dalla morte.

Le emozionanti prove, che hanno incassato applausi a scena aperta, sono state il preludio del concerto andato in scena due giorni dopo al Teatro Manzoni di Bologna con una formazione orchestrale di 50 musicisti provenienti da tutta Europa diretta appunto da Ezio Bosso, con la partecipazione di Silvio Orlando.

Il teatro che porta il nome di Abbado e un pizzico di Bosso dentro di sé, sceglie una galleria di foto scattate da Marco Caselli Nirmal per dare l’ultimo saluto al maestro: “Poco più di anno fa eri stato nel nostro teatro, in occasione delle prove aperte al pubblico di un concerto dedicato a Claudio Abbado, e ci avevi portato la tua energia contagiosa, la tua umanità, la tua capacità di trasmettere a tutti il grande amore che avevi per la musica. Ed è con questo sorriso e con il braccio alzato come a salutarci che vogliamo ricordarti. Ciao Ezio, buon viaggio maestro, grazie per quello che sei stato e che ci hai donato, non lo dimenticheremo”. E chissà che, dopo “Grazie Claudio”, non si possa organizzare un “Grazie Ezio”.

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