Agli 11 denunciati per aver violato le nuove disposizioni per il contenimento del coronavirus se ne aggiungono altri 18 nell’ambito dei controlli effettuati dai carabinieri della mprovincia di Ferrara. Salgono così a 29 le persone indagate in stato di libertà ai sensi dell’articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità), per aver circolato senza validi motivi o aver mantenuto aperti bar e locali che andrebbero invece mantenuti chiusi in base al nuovo Dpcm.
A Portomaggiore i militari hanno proceduto nei confronti di 8 cittadini pakistani (di età compresa fra i 22 ed i 48 anni) che si trovavano “a zonzo” per strada senza motivazioni plausibili. Uno degli otto è stato anche deferito per la mancanza, senza giustificato motivo, di un documento di identificazione.
A Ostellato i carabinieri di Portomaggiore hanno proceduto inoltre nei confronti di un cittadino cinese di 48 anni, esercente di un bar, in quanto il giorno precedente (11 marzo), all’interno del suo locale, i militari hanno riscontrato la presenza al banco di mescita di quattro avventori che non stavano rispettando la distanza obbligatoria di sicurezza di almeno un metro.
A Ferrara, i militari di Baura a seguito di un controllo effettuato presso un bar tabacchi a Contrapò, in via Massafiscaglia, hanno denunciato un italiano di 55 anni5, una donna ucraina di 43 anni e di un marocchino di 52 anni, poiché nelle rispettive qualità di titolare, gestore e cliente del bar si erano intrattenuti nel locale senza giustificato motivo.
Denunciato poi a Cento un uomo italiano di 51 anni che, controllato in via Manzoni alla guida della propria autovettura, non ha fornito adeguate giustificazioni circa la sua presenza in loco, con ciò contravvenendo alle recenti disposizioni ministeriali finalizzate al contenimento dell’epidemia da Covid-19.
Verso le ore 12 di giovedì a Copparo in via Po, presso un’area di servizio, i militari del locale Comando Compagnia hanno proceduto nei confronti di una donna 50enne italiana, gestore del locale bar, perché non ha garantito il rispetto della distanza interpersonale tra gli avventori di almeno un metro. Sono inoltre state deferite in stato di libertà quattro persone (tutte italiane, di età compresa tra i 59 e i 70 anni) perché erano sedute a un tavolo del bar senza rispettare le distanze minime interpersonali, oltre al fatto che si erano allontanati dal proprio domicilio senza giustificato motivo.
Nel corso della giornata, infine, sempre a Portomaggiore, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un cittadino pakistano di 32 anni perché durante un controllo ha mentito ai militari attestando che stava andando dal proprio medico.
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