Macachi, la Cassazione rigetta il ricorso sul sequestro
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
"I laureati Unife vantano risultati occupazionali superiori alla media italiana. A cinque anni dal conseguimento del titolo, l’occupazione dei laureati magistrali Unife raggiunge il 93%". A ricordarlo è il direttore generale dell'Università di Ferrara Marco Pisano ricordando come l'ateneo sia tra i protagonisti di Wow – Work on Work
Ferrara accoglierà nuovamente la leggendaria Mille Miglia nel 2026, un’occasione per unire sport, tradizione e valorizzazione del patrimonio artistico cittadino. L’edizione 2026 includerà due passaggi nel cuore di Ferrara
La Scuola di Sviluppo Territoriale di Ferrara ospiterà venerdì 24 ottobre, alle ore 15, nella Sala dell’Arengo della Residenza Municipale di Ferrara, una lezione aperta al pubblico dal titolo “Scenari economici nazionali e internazionali”
Le Aziende Sanitarie ferraresi, in collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara, hanno organizzato per sabato 25 ottobre (presso il nuovo polo didattico dell'ospedale di Cona) un importante evento formativo dedicato alla tutela dei minori, dal titolo "Facing abuse. Saper riconoscere i segnali di maltrattamento fisico e abuso sessuale nell’infanzia"
La Provincia di Ferrara sta mettendo a punto modalità di lavoro agile per i dipendenti senza la necessità di recarsi in ufficio. Una procedura per il contenimento della diffusione del Coronavirus messa in campo grazie alle deroghe previste dai decreti emanati in questi giorni dalla presidenza del consiglio dei ministri e dalla circolare 1/2020 del ministro per la pubblica amministrazione.
Non un vero e proprio sistema di smart working, né di telelavoro, perché l’amministrazione che ha sede in Castello Estense non ha potuto investire in progetti ad hoc, date le note difficoltà finanziarie delle Province in questi anni.
Nello specifico, i dipendenti dotati di un computer con connessione a internet potranno collegarsi da casa alla postazione di lavoro che normalmente utilizzano in ufficio, per svolgere la propria attività.
Non ci sono specifiche tecniche particolari per la postazione domiciliare. Potenzialmente si potrebbero utilizzare anche smartphone o tablet, anche se a scapito della funzionalità.
Questa modalità di lavoro agile per il personale è stata attuata in costante confronto con le organizzazioni sindacali, a tutela dei lavoratori dal rischio contagio, senza alcun onere finanziario e grazie al livello di digitalizzazione raggiunto dall’ente, la cui gran parte della documentazione amministrativa e contabile nel frattempo è già digitalizzata e quindi fruibile on line.
Per verificare i servizi di connettività alcuni funzionari della Provincia stanno già collaudando da remoto, e con successo, queste modalità di lavoro, che da martedì 17 marzo potranno essere utilizzate dal personale amministrativo e contabile.
Ferme restando le misure di massima flessibilità dell’orario di servizio, già introdotte dal 26 febbraio scorso, un modello organizzativo innovativo, dunque, che terminata l’emergenza da Coronavirus la Provincia, in osservanza anche del Piano delle azioni positive, ha intenzione di definire con un apposito progetto tecnico come normale modus operandi, coinvolgendo a regime almeno il 10% del personale, come peraltro previsto dalle attuali disposizioni normative in materia.
“Ringrazio il personale informatico – commenta la presidente della Provincia Barbara Paron – che ha reso possibile tutto questo facendo ricorso a tutte le possibilità offerte dall’attuale dotazione tecnologica. Stiamo anche pensando – prosegue – come rendere disponibile questa esperienza con un documento sintetico per illustrare le soluzioni finora adottate, pur tenendo conto che l’attuale dotazione organica del nostro Ced, unitamente all’attuale fase di emergenza, non consentono di garantire assistenza puntuale per ogni Comune, anche se non escludiamo che con un po’ di tempo si riesca a migliorare anche questo aspetto”.
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