Cronaca
9 Marzo 2020
Dopo i gravi casi avvenuti in diversi istituti penitenziari italiani, con sei morti, monta la protesta anche in via Arginone. Sul posto 15 pattuglie di Polizia e Carabinieri. In corso un'attività di mediazione condotta dal questore

Coronavirus, scoppia la rivolta anche nel carcere di Ferrara. Mediazione in corso

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Ancora spaccio in Gad. I Carabinieri assistono allo scambio

Continua il problema dello spaccio in Gad e la conseguente opera di deterrenza delle forze dell'ordine. I carabinieri, transitando nei pressi del parchetto di via Porta Catena, nota un giovane che si avvicina a un uomo seduto su un muretto del parco.

Precipita ultraleggero a Ferrara, morto il pilota

Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio

Scandalo alla Pma del Delta, l’Ausl sospende il centro di Lagosanto

A seguito del lancio dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Ferrara su falsi embrioni e procurato aborto, l’Azienda Usl di Ferrara ha annunciato che ha disposto in via precauzionale la sospensione temporanea dell’attività del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) dell’ospedale del Delta, a Lagosanto

Stalking e botte all’ex, ancora una condanna per Amanda Guidi

Accusata di stalking e lesioni nei confronti dell'ex fidanzato, un 61enne ferrarese che avrebbe aggredito all'esterno di un bar di Portomaggiore dopo averlo offeso e minacciato, nella mattinata di venerdì 7 novembre, la 33enne ferrarese Amanda Guidi - già nota alle cronache giudiziarie locali - è stata condannata in primo grado a un anno e nove mesi di pena

Rivolta in corso in carcere anche a Ferrara. Dopo i gravi casi avvenuti in queste ore in diversi istituti penitenziari d’Italia, dove si sono verificati anche decessi, le proteste divampano un po’ ovunque e il carcere di via Arginone sembra non fare eccezione.

Per l’emergenza Coronavirus sono vietate le visite dei parenti e questo è bastato ad accendere gli animi dei detenuti delle carceri: sei detenuti sono morti in carcere tra, Verona, Alessandria e Modena nel corso delle proteste iniziate ieri, 8 marzo, contro le misure restrittive. A Ferrara un primo accenno di protesta è avvenuto ieri verso le ore 16.30, quando i detenuti ristretti in una delle sezioni detentive hanno chiesto all’agente che si trovava nel posto di guardia della stessa sezione di poter uscire. “I detenuti – riportano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – hanno chiesto di uscire adducendo varie motivazioni, come la consegna di vestiario, di petizioni, rivelatesi poi solo dei pretesti per mettere in atto una protesta. La stessa richiesta veniva fatta da altri detenuti che si trovavano nella sezione di fronte. Ciò ha insospettito l’agente che ha evitato di esporsi, rimanendo all’interno del posto di guardia, mentre ha continuato a dialogare con un detenuto che, a quel punto, ha tentato di strattonarlo per farlo uscire”. Come riferito dal Sappe, l’agente è riuscito a divincolarsi e a contattare gli altri colleghi. “Tutti i detenuti ristretti nella sezione detentiva – riferiscono Durante e Campobasso – hanno iniziato una protesta e parlavano dei fatti di Modena. La protesta andava avanti e i detenuti iniziavano a rifiutare di entrare nelle stanze. Nel frattempo si erano dotati di armi improprie e pretendevano di uscire dai reparti. Solo dopo lunga opera di mediazione del personale e dei vertici dell’istituto la protesta veniva sedata e verso le ore 21,30 rientravano nelle stanze”.

Un focolaio di protesta, quello ferrarese, che è ripreso nella mattinata odierna e che si sta tentando di sedare. Al momento si sta intervenendo con 15 pattuglie tra Carabinieri e agenti della Questura intervenute in via Arginone a dare manforte agli agenti della Polizia Penitenziaria. Sul posto anche i vigili del fuoco per un principio di incendio. La situazione sembra essersi tranquillizzata, ma l’evoluzione viene seguita costantemente dalle forze dell’ordine per evitare che degeneri ulteriormente.

In via Arginone nel popmeriggio è arrivato anche il questore di Ferrara, Cesare Capocasa, per seguire da vicino gli eventi e coordinare gli interventi, ma soprattutto per avviare un’attività di mediazione all’interno del carcere nel tentativo di riportare tutto alla calma e alla normalità

Articolo aggiornato alle ore 15.09

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com