Eventi e cultura
27 Febbraio 2020
“Al colloquio di assunzione Buzzoni, per spaventarmi, mi disse che era una Cinquecento che correva in Formula Uno”

Maria Luisa Pacelli racconta i suoi 10 anni alla guida di Palazzo dei Diamanti

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Scoperti e denunciati gli autori di una truffa da 500 euro ai danni di un 50enne

Nei giorni scorsi i Carabinieri di Jolanda di Savoia, al termine di un'approfondita attività investigativa, hanno identificato e denunciato gli autori di una truffa realizzata attraverso il noto stratagemma della "ricarica allo sportello bancomat". Vittima dell’inganno un uomo di 50 anni residente nel copparese

Controlli a Pontelagoscuro, un arresto e una denuncia

Dopo la rissa avvenuta durante la serata dello scorso 23 giugno in piazza Bruno Buozzi a Pontelagoscuro, i carabinieri hanno mantenuto il focus sulla zona, rafforzando il dispositivo di controllo del  territorio, soprattutto nelle ore serali e notturne

Minacce e violenze alla famiglia, poi tenta di rientrare in casa. Arrestato 71enne

Comacchio. In un colpo solo ha violato l'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa, finendo in manette. Protagonista in negativo della vicenda è un 71enne di Comacchio, arrestato la scorsa notte, quella tra martedì 15 e mercoledì 16 luglio, dai carabinieri di Lido delle Nazioni, in collaborazione con quelli del Norm di Comacchio, che lo hanno sorpreso mentre tentava di entrare nell'abitazione di famiglia, nonostante non potesse farlo

Restyling Palaboschetto, arrivano 500mila euro dalla Regione

La Regione Emilia-Romagna ha selezionato la candidatura proposta dal Comune di Ferrara per il restyling del Palaboschetto di via De Marchi, tra i palazzetti più utilizzati della città, assegnando al progetto di riqualificazione 500 mila euro derivanti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027

Giovanni Sassu è il nuovo direttore dei Musei di Cento

Dal 1° agosto 2025 Giovanni Sassu sarà il direttore dei Musei Comunali di Cento. Storico dell’arte, curatore di mostre e musei, è stato direttore del Museo della Cattedrale e dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, poi direttore dei Musei Comunali di Rimini

di Lucia Bianchini

Dieci anni di intenso lavoro e di grandi risultati sono quelli che Maria Luisa Pacelli, direttrice di Palazzo Diamanti e delle Gallerie d’arte moderna e contemporanea dal 2010 al 2019, ha raccontato nel pomeriggio di giovedì 20 febbraio al centro documentazione donna di via Terranuova 12/B, nell’ambito della rassegna ‘Donne del giorno a Ferrara’, con cui si intende valorizzare le donne, quelle dimenticate in letteratura, arte e scienze e coloro che a Ferrara hanno gestito iniziative che hanno reso grande la città.

Il percorso di Pacelli è iniziato nel 2001 come conservatore, proseguendo poi dal 2006 come codirettrice accanto ad Andrea Buzzoni, e poi come direttrice.

“Se la programmazione di Palazzo Diamanti ha avuto un respiro internazionale è stato possibile per i progetti di Franco Farina e Andrea Buzzoni – ha ribadito la relatrice-. Si è seminato molto, Ferrara Arte è stata un modello in questi anni, mi chiamavano per tenere delle lezioni sul suo funzionamento, è veramente un patrimonio, anche riguardo professionalità e struttura”.

Come ha raccontato Maria Luisa Pacelli, Ferrara Arte nasce come progetto politico del sindaco Soffritti che a inizio anni Novanta aveva voluto sviluppare una serie di iniziative per rilanciare l’identità e l’economia della città.

“Quando feci il colloquio con Buzzoni nel 1998, per spaventarmi mi disse ‘questo è un lavoro duro, non immaginare di pensare tutto il giorno ai quadri, Diamanti è una Cinquecento che corre in Formula Uno’ – ha raccontato -. Per spiegarmi cosa intendeva mi portò al Diamanti dove era in corso la mostra su Dosso Dossi, realizzata in collaborazione con il Metropolitan museum e il Getty museum”.

Tra le direzioni Farina- Buzzoni si è notato uno stacco maggiore rispetto al successivo passaggio di testimone tra Buzzoni e Pacelli, ma i punti fondamentali sono rimasti i medesimi: la proposta di Ferrara doveva essere unica, trovarsi solo lì e caratterizzare la città, le istituzioni culturali cittadine non dovevano essere un soggetto passivo, ma produrre progetti, mettere in moto la creatività, sviluppare professionalità in loco, e diventare un punto di riferimento; Farina lo divenne per l’arte contemporanea e la videoarte, tema su cui Ferrara ebbe una produzione unica; poi molto importante è stata l’organizzazione interna, per cui Buzzoni si ispirò ai grandi musei anglosassoni, avendo quindi a gestione interna un ufficio tecnico, un ufficio informazioni, un ufficio editoriale che produce i cataloghi, in cui l’esperienza di Palazzo Diamanti è unica in Italia, e un bookshop.

“Un contesto già complesso si complicò ulteriormente con il terremoto del 2012- ha spiegato la ex direttrice- abbiamo dovuto vuotare tutti i musei, che erano inagibili, e trasferire le opere nel deposito, prevedendo tempi molto lunghi per le riaperture. Così ho sentito ancora più forte la necessità di lavorare sulle collezioni dei musei, intensificando il lavoro su arte e cultura del nostro territorio”.

Parte così un lavoro per cantieri, che ha portato alle grandi mostre che si sono realizzate nei quasi dieci anni della direzione Pacelli: ‘Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti’, primo passo del lavoro sul fondo Antonioni, poi le esposizioni su Sorolla, Zurbaràn, De Chirico, Boldini, Previati, Courbet, senza dimenticare la grande mostra dedicata all’Orlando Furioso.

“Palazzo Diamanti continua a guardare al mondo e a farsi guardare dal mondo, con una programmazione tutta basata sulle eccellenze – ha spiegato Pacelli-. Alcuni criticarono alcune iniziative ritenendole troppo elitarie, personalmente trovo che il compito di chi fa cultura sia rendere accessibili a tutti dei contenuti complessi, dare alla propria comunità il meglio che c’è”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com