di Andrea Mainardi
Cosa succede se unisci una passione viscerale per la musica, tanta voglia di farcela ed un ragazzo ferrarese di ventiquattro anni? Ne nasce Luca Rezaeyan, in arte Luca Rezza, promettente produttore e dj che sempre più si sta affermando nel mondo della musica elettronica. Il suo percorso l’ha visto partire dal basso fino a collaborare con importanti artisti ed etichette a livello europeo e mondiale, senza però dimenticare le proprie radici estensi alle quali tiene particolarmente.
“Mi sono appassionato alla musica sin da piccolo – spiega Luca – ascoltando dal rock anni 80’ fino ai vinili dance di mia mamma ed in seguito ho riscoperto questa fusione di generi nella musica elettronica. Nell’adolescenza poi, assieme al mio amico Matteo, abbiamo iniziato davvero con poco a lavorare sulle prime tracce, tanto che mi accorsi di avere delle potenzialità solo quando venni chiamato a suonare per la prima volta da un locale importante come il Vox di Nonantola”.
Pian piano quella che prima era solo una passione alternata allo studio, diventa qualcosa di più: “Col passare del tempo ho poi avuto altri riscontri relativi ad alcune tracce da parte di altre personalità influenti nel mio settore come Chuckie e i Glow in The Dark fino ad arrivare ad un’etichetta di livello mondiale come l’olandese Armada, etichetta del rinomato dj e produttore Armin Van Buuren. Nel mentre ho fatto i lavori più disparati per sostenere, sia questa mia passione, che i miei studi di geologia: la mia famiglia ci teneva molto alla laurea ma allo stesso tempo non ha mai ostacolato la mia carriera musicale”.
Come per tante carriere, è una traccia in particolare che fa notare Luca Rezza al grande pubblico: “Il primo vero successo arriva poi nel 2018 con ‘Bongo’, una mia traccia suonata da dj internazionali come Tiesto e David Guetta in altrettanti importanti festival come Tomorrowland e Ultra Music Festival. Nonostante questo resto molto legato alla mia città e non c’è emozione più grande che suonare davanti alla ‘mia’ gente come successo durante il ‘Monsterland’ qualche mese fa proprio in piazza castello a Ferrara”.
Il sound del giovane dj è all’insegna della contaminazione e della versatilità: “Credo che le mie sonorità siano molto varie, tutte rientrano in quel vastissimo genere che è l’Edm (Electronic Dance Music) ed hanno influenze che vanno dalla ‘dubstep’ a sonorità più tropicali. Prendo ispirazione sia da grandi nomi come Skrillex e Major Lazer ma anche da artisti maggiormente di nicchia quali Muramasa, Troyboi o Louis The Child. In questo momento, dopo un iniziale periodo di ‘sfogo musicale’ della mia carriera, mi sto ritrovando in lavori maggiormente personali come il mio ultimo pezzo ‘Eyes Closed’ uscito sul rinomato canale Trap Nation“.
Nell’attuale mondo della vita notturna, soprattutto ferrarese, far spiccare la propria individualità non è cosa facile: “Credo che la ‘colpa’ sia da attribuire in parti uguali ad organizzatori e pubblico: da un lato c’è poca offerta innovativa e si lascia poco spazio a chi cerca di proporre qualcosa di nuovo mentre dall’altra, spesso, le persone preferiscono la ‘minestra riscaldata’ ignorando magari anche nuovi generi altrettanto validi. Io stesso agli inizi avrei potuto fare molte più serate mettendo solamente musica commerciale ma ho sempre preferito fare qualcosa che sentissi davvero mio”.
“Attualmente sto cercando di circondarmi di persone capaci, in modo da formare un vero e proprio gruppo di lavoro partendo dal mio manager ed amico Giek, passando per la gestione dei social network fino ad aspetti altrettanto importanti come la fotografia curata da Andrea Grazzi e l’ingegneria del suono con quel Matteo col quale tutto cominciò. Per il futuro sto per avviare un progetto musicale parallelo basato solamente sulla house music nel quale si possa vedere anche un Luca Rezza diverso”.
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