Vigarano
12 Febbraio 2020
Cancellate le terribili ferite del terremoto, sabato la cerimonia con il vescovo Perego. Don Benini: "Ma servono tempi e denaro per il restauro degli affreschi"

Dopo un anno di rinvii, riapre la chiesa di Vigarano Pieve

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Ferrara sfila nel tempo: successo per il Magnifico Corteo del Palio

Ferrara si è stretta intorno alla sua storia con il consueto calore e una partecipazione straordinaria in occasione del Magnifico Corteo, evento simbolo del maggio estense, che ha sfilato domenica 19 maggio lungo le vie del centro storico riportando in vita il fasto della Ferrara rinascimentale

Pinguini Estensi. Condanne per gli amministratori

Quattro condanne a 1.200 euro di multa per diffamazione pluriaggravata e un'assoluzione. È quanto ha deciso - nella mattinata di venerdì 23 maggio - il tribunale di Ferrara per i cinque rappresentanti - tra amministratori e moderatori - dei Pinguini Estensi

Blitz di Gentiloni a Ferrara

Dopo la visita alla mostra di Palazzo dei Diamanti “Alphonse Mucha – Giovanni Boldini”, l'ex Commissario europeo per gli affari economici e monetari si è concesso una passeggiata lungo corso Ercole I d'Este

Vigarano Pieve. “Vere locus iste sanctus est”: davvero questo luogo è santo. Così la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Vigarano Pieve, con il suo cartiglio posto sopra la volta dell’altare maggiore, da sempre ha accolto tutti i suoi fedeli e così nuovamente li riaccoglierà sabato 15 febbraio, alle 17, quando con la celebrazione presieduta dal vescovo Gian Carlo Perego, “questo Santo Luogo” vedrà riuniti tutti coloro che vorranno celebrare la sua riapertura dopo i terribili danni subiti in occasione del terremoto del 2012.

Saranno trascorsi 2828 giorni da quel triste mattino del 20 maggio 2012 quando, ancor prima che le luci dell’alba rischiarassero le campagne e il paese intero, ci si rendeva conto che il terremoto, oltre ai lutti e ai danni in tante abitazioni, aveva colpito duramente anche la chiesa di Vigarano Pieve.

Colpita esternamente in modo evidente nella parte superiore del campanile, ben presto si intuì che l’entità delle lesioni subite non si erano limitate all’esterno ma avevano inciso profondamente nella struttura intera dell’edificio tantoché da quel momento ne verrà immediatamente inibito l’accesso.

La ferita lascia il segno nella parrocchia tutta, una parrocchia di origine antichissima di cui si hanno tracce in un documento del 1143. Ricostruito poi l’edificio originario nel XVI secolo, fu su progetto dell’architetto Antonio Foschini che ebbe luogo la sua ristrutturazione stile barocco nel 1776 mentre la facciata, a due ordini architettonici ed in mattoni a vista, sarà invece dell’architetto Baseggio. L’interno, dalle pareti e la volta interamente affrescate, ospita nella sua abside una grande pala del Bastianino (al secolo Sebastiano Filippi 1532-1602) denominata “La Madonna Assunta in Gloria con i santi Pietro e Paolo” i tre patroni del paese già presenti, per altro, con le loro statue nella facciata stessa e affrescati nel soffitto.

L’opera, quella del Bastianino, di grandissimo valore storico, artistico ed economico, venne realizzata in età giovanile dall’artista e da lui poi regalata allo zio all’epoca parroco di Vigarano Pieve.

Un capolavoro di pregio rimasto miracolosamente intatto all’irriverenza delle scosse telluriche così come il sottostante bellissimo coro con stalli in noce, le cui incisioni riportano i nomi delle Rettorie (Parrocchie) affiliate a Pieve, anticamente appartenenti al vicariato. Insomma un piccolo grande scrigno che non poteva per nessun motivo rimanere nel silenzio e nell’indifferenza del tempo e così da quel fatidico 20 maggio comincerà un lungo viaggio, un lungo travaglio fatto di attese e speranze, di promesse e delusioni, di certezze ma anche di dubbi e perplessità.

Anche il campanile, mozzato alla sua estremità, era lì a ricordare la “ferita” a questo monumento sacro vegliando l’intera comunità in fiduciosa attesa in compagnia di una pianta di fico cresciuta, chissà per quale messaggio, sulla sua spoglia sommità.

Poi, nel settembre del 2018, l’inizio dei lavori scanditi dall’affannosa corsa contro il tempo nell’illusione che tutto si sarebbe potuto concludere, come promesso dalla ditta appaltatrice, nel maggio 2019 in occasione del 50° del parroco. Vanificata questa speranza, nuove attese per il mese successivo durante la festa dei SS. Patroni e poi ancora in ottobre in concomitanza dell’anniversario della sua consacrazione. Ma gli interventi erano tanti e i contrattempi ancor di più.

E così passa anche l’autunno e si dipingono e si immaginano scenari celebrativi e suggestivi per la notte di Natale ma anche questo sogno svanirà ben presto.

“In effetti – conferma l’architetto Giampaolo Rubin, direttore dei lavori – trattandosi di un edificio sottoposto al vincolo delle Belle Arti si doveva mettere in atto un progetto di recupero minuzioso finalizzato non solo al risanamento ma al miglioramento di tutto il complesso; pertanto, assieme alla Sovrintendenza e alla Regione abbiamo fissato una serie di interventi parziali e specifici”.

Si è proceduto al rafforzamento del campanile, alla ricostruzione fedele (attraverso lo studio di foto d’epoca) della cuspide originale. Inoltre, attraverso lavori di migliorie interne, si è voluto non solo mettere in sicurezza la struttura della chiesa ma apportare ai cornicioni, alla facciata e al volto della navata, tramite “incatenamenti”, quanto necessario per evitare futuri collassi in caso di nuovi eventi sismici.

La ditta aggiudicataria dell’appalto pubblico è intervenuta poi anche – aggiunge il professionista interpellato – “con importanti lavori di miglioria per il recupero degli affreschi tornati oggi parzialmente agli splendori precedenti”.

“Anche se – aggiunge don Raffaele Benini – per completare l’opera di restauro, soprattutto degli affreschi, saranno necessari altri tempi e danaro. E per questo si confida nel sostegno di tutta la comunità per portare a termine questo capolavoro del barocco, fiore all’occhiello del paese, del Comune e dell’intero patrimonio artistico. Ma quello che importa ora, dopo tanti rinvii, è finalmente una data certa: 15 febbraio 2020. La chiesa riapre ed è e sarà grande festa per l’intera collettività”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com