Addio a Giovanni Cucchi, papà di Stefano e Ilaria
È morto Giovanni Cucchi, papà di Stefano e di Ilaria, senatrice di Sinistra Italiana e compagna dell'avvocato Fabio Anselmo
È morto Giovanni Cucchi, papà di Stefano e di Ilaria, senatrice di Sinistra Italiana e compagna dell'avvocato Fabio Anselmo
"Gli dissi di avere fiducia nei medici, ma forse questo è stato il mio errore, perché in ospedale hanno sottovalutato la situazione". Per Alberto Dallari, medico in pensione di Reggio Emilia oggi accusato di omissione di soccorso nei confronti di un proprio paziente, Mauro Gallerani - 68 anni, di Corporeno, morto dopo un mese di ricovero all'ospedale Sant'Anna di Cona a seguito del contagio da Covid-19 - l'unico 'sbaglio' sarebbe stato quello di aver riposto fiducia nei professionisti del sistema sanitario nazionale
Tornerà (ancora una volta) in aula il processo al clan nigeriano dei Vikings/Arobaga. La data fissata è quella di martedì 16 dicembre, quando i membri del cult che regnava sulla Gad sfileranno nuovamente davanti ai giudici della Corte d'Appello di Bologna, chiamati a rivalutare l'aggravante della transnazionalità per tutti gli imputati
Aveva deciso di partecipare a un'asta per l'acquisto e la vendita autovetture, comprando due veicoli usati: una Fiat Punto e una Toyota Aigo. Tuttavia, quando le automobili furono scaricate dalla bisarca che le trasportava, rimase sorpreso: le condizioni dei mezzi a quattro ruote erano molto diverse rispetto a quanto precedentemente era stato descritto all'interno delle schede tecniche che presentavano le vetture prima della loro vendita
Le 88 associazioni firmatarie dell’appello invitano la cittadinanza e le istituzioni a unirsi a questo percorso per costruire insieme una comunità più forte, solidale e partecipata
Alessandro Colombani (foto di Alessandro Castaldi)
“Sono passati molti anni ed è come fare un passo indietro nel tempo. Sebbene cerchi di andare avanti, io non mi arrendo”. Alessandro Colombani porta ancora i segni di quella rapina avvenuta il 26 luglio del 2015 nella sua abitazione a Villanova di Denore. Venne massacrato di botte da Ivan Pajdek, Patrik Ruszo e Norbert Feher, allora – per molto altro tempo ancora – conosciuto come Igor Vaclavic.
Fu il primo colpo violento di una serie che arrivò a Mesola e poi a Coronella. Parte di quella banda (Pajdek, Ruszo e Constantin Fiti, morto suicida in carcere) colpì anche ad Aguscello a casa di Pierluigi Tartari e tutti sappiamo, purtroppo, come finì.
Colombani è anche l’unico a esser sopravvissuto, è l’unica parte civile e l’unico testimone diretto. Il carico emotivo è pesante, le lacrime non fanno fatica a sgorgare dai suoi occhi nel ripercorrere la vicenda davanti a telecamere e taccuini.
“È la sua voce”, dice dopo una piccola pausa dell’udienza e poi alla fine è ancora più convinto: “La riconosco tra mille, come ha parlato, l’ho riconosciuto: quel tono di voce nell’orecchio non lo sposso scordare, è sua la voce. Pajdek l’ho sentito e non era lui, Ruszo non parlava italiano e io ho sempre detto che era uno che parlava bene italiano, con accento dell’est. È lui”.
La sua testimonianza sarà fondamentale, perché in tuta questa vicenda la sua storia è quella che processualmente è paradossalmente divenuta più difficile: le prove materiali raccolte durante le indagini vennero mandate al macero quando gli inquirenti finirono in un vicolo cieco: autori ignoti. Solo dopo, tardi, vennero collegati i puntini.
“Sono tornato indietro nel tempo – ribadisce Colombani -, sono passati quasi 5 anni, ma la cicatrice è quella”, ammette. “Sono come fantasmi che tornano, hanno cambiato il corso della mia vita e non ne avevano il diritto. Vivo in modo diverso, sono sopravvissuto e vado avanti come testimone anche per quelli che non ci sono”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com